Il rapporto tra club e nazionali torna al centro dell’attenzione dopo l’infortunio di Ousmane Dembelé durante la partita di qualificazione ai Mondiali tra Francia e Ucraina. Il Paris Saint Germain ha espresso malumore per la gestione del giocatore, che ora rischia uno stop prolungato.
PSG preoccupato per le condizioni di Dembelé
Il Paris Saint Germain avrebbe criticato la decisione del ct Didier Deschamps di schierare Dembelé nonostante il giocatore non fosse in perfette condizioni fisiche. Dembelé, entrato nella ripresa, è stato costretto a lasciare il campo dopo circa mezz’ora per un problema muscolare. Il club parigino teme che l’infortunio possa tenerlo lontano dai campi per un periodo significativo, complicando i piani di Luis Enrique, già alle prese con altre assenze. Anche Désiré Doué, subentrato proprio per sostituire Dembelé, ha riportato un colpo durante la stessa partita e ha lasciato il ritiro per ulteriori accertamenti.
Deschamps senza due giocatori per la prossima partita
Didier Deschamps dovrà fare a meno sia di Dembelé sia di Doué nella prossima sfida contro l’Islanda, in programma al Parco dei Principi. Entrambi i giocatori sono stati esonerati dal ritiro e sono rientrati a Parigi per sottoporsi a controlli medici. La situazione di Doué non sarebbe grave, ma il PSG resta in attesa di notizie più precise sulle condizioni di Dembelé. La gestione degli infortuni durante le convocazioni internazionali continua così a essere motivo di tensione tra club e nazionali.
Altri casi simili: il caso Scamacca
Situazioni simili si stanno verificando anche in altri club. L’Atalanta, ad esempio, ha visto Gianluca Scamacca lasciare il ritiro della nazionale italiana a causa di un problema al ginocchio sinistro, già presente dal campionato. Anche in questo caso rischio è che il giocatore possa essere indisponibile per le prossime partite di club. Gli infortuni durante le pause per le nazionali restano dunque un tema caldo per molte società europee.