Tennis, Djokovic: “Non condivido tutto della causa Ptpa contro Atp e Wta”

Novak Djokovic esprime dubbi sulla causa intentata dalla Ptpa contro Atp, Wta e Itia, pur sostenendo la necessità di una migliore rappresentanza dei giocatori.

La posizione di Djokovic sulla causa Ptpa

Novak Djokovic, uno dei fondatori della Professional Tennis Players Association (Ptpa), ha recentemente espresso la sua opinione sulla causa legale intentata dal sindacato dei giocatori contro Atp, Wta e Itia. La Ptpa ha depositato documenti in vari tribunali, criticando la formula dei montepremi, il calendario di 11 mesi e le perquisizioni della privacy. Tuttavia, Djokovic ha dichiarato di non condividere pienamente questa azione legale. “In generale, ho pensato di non dover firmare la lettera perché voglio che altri si facciano avanti”, ha spiegato il campione serbo durante il Miami Open. Ha aggiunto che, pur essendo d’accordo su alcuni punti, ritiene che alcune formulazioni siano state “piuttosto forti”. Djokovic ha sottolineato che si tratta di una “classica causa legale, avvocati contro avvocati” e si fida del team legale per utilizzare la terminologia appropriata.

L’impegno di Djokovic per i giocatori

Djokovic ha sempre sostenuto una migliore rappresentanza dei giocatori nel mondo del tennis. “Non sono mai stato un fan e un sostenitore della divisione nel nostro sport”, ha dichiarato, ribadendo il suo impegno per migliorare la posizione dei giocatori a livello globale. Secondo lui, la rappresentanza dei tennisti non è ancora al livello desiderato. Djokovic ha fondato la Ptpa nel 2020 insieme al canadese Vasek Pospisil proprio per dare voce ai giocatori e migliorare le loro condizioni. Nonostante le sue riserve sulla causa, Djokovic continua a lottare per una maggiore influenza dei tennisti nel panorama sportivo.

La risposta di Atp e Wta

In risposta alle critiche mosse dalla Ptpa, sia l’Atp che il Wta Tour hanno difeso la loro posizione, sottolineando la ricchezza dei montepremi e la sicurezza offerta ai giocatori. Le organizzazioni hanno respinto le accuse di un calendario “insostenibile” e di perquisizioni invasive, sostenendo che le loro pratiche sono pensate per garantire il benessere dei tennisti. La disputa legale tra la Ptpa e le organizzazioni del tennis continua a suscitare dibattiti nel mondo sportivo, con Djokovic che si trova in una posizione delicata, cercando di bilanciare il suo ruolo di leader del sindacato con le sue opinioni personali sulla questione.

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