Luciano Spalletti si presenta alla Juventus e non nasconde le sue ambizioni. “Spero di rientrare nel giro scudetto: ne parlavamo con i giocatori, le intenzioni devono essere al massimo”, ha dichiarato il tecnico nel giorno della sua presentazione. La squadra è attualmente settima in classifica, con sei punti da recuperare sulla vetta, ma Spalletti guarda avanti: “Vogliamo provarci, mancano ancora 29 partite e sono tante. Nei tanti anni di carriera ne ho viste di tutti i colori: non vedo perché io mi debba accontentare”.
Obiettivi e contratto a breve termine
Spalletti ha sottolineato che la priorità resta la qualificazione in Champions League: “Per un club come questo bisogna entrare in Champions, dobbiamo rimettere le cose in pari perché le altre corrono forte”. Il tecnico ha firmato un contratto di otto mesi. “Se non avessi creduto che questa squadra abbia delle potenzialità, nonostante abbia passato momenti difficili, perché avrei dovuto accettare un contratto di 8 mesi?”, ha spiegato Spalletti. “Non ho avuto nessuna difficoltà ad accettare un contratto così, e visto ciò che è successo precedentemente, fossi stato nella Juve avrei fatto così”.
Dettagli dell’accordo e cambio in panchina
Il direttore generale Comolli ha chiarito i dettagli dell’accordo: “Abbiamo un contratto fino al termine della stagione, poi c’è l’opzione per il 2026/2027: non è un qualcosa sulla carta, vedremo come andrà la nostra collaborazione”. Comolli ha definito la trattativa “rapida e fluida”. “Domenica notte io, Modesto e Chiellini eravamo allineati per il cambio e lunedì abbiamo contattato Spalletti, poi giovedì è arrivato: è stato fatto tutto in tre giorni”. L’ex tecnico Tudor è stato allontanato per la mancanza di risultati. “Perdevo il sonno per le prestazioni della squadra”, ha detto Comolli. Spalletti ha voluto dedicare un pensiero al suo predecessore: “L’ho conosciuto e so che è una grande persona e un ottimo professionista, troverò una squadra in buone condizioni perché so come lavora”.
Primi passi e problemi di formazione
Spalletti ha diretto un solo allenamento e ora dovrà scegliere la formazione per la prossima partita. “Può darsi che si dia continuità, poi si andrà anche a provare qualcosa di diverso”, ha spiegato l’allenatore, che per ora sembra orientato a confermare la difesa a tre. Per l’esordio, però, dovrà fare a meno di due titolari: Kelly si è fermato per noie muscolari, mentre Yildiz è rimasto a Torino per una gestione dei carichi di lavoro.
