Jannik Sinner ha lasciato Shanghai dopo il ritiro nel match contro Tallon Griekspoor, dovuto a crampi e alle difficili condizioni climatiche. Il tennista azzurro è tornato nella sua residenza di Montecarlo per riposare e recuperare dopo le fatiche degli ultimi tornei, in particolare dopo la vittoria a Pechino.
Condizioni climatiche e ritiro a Shanghai
Sinner è stato accolto a Shanghai con una speciale statua di terracotta, ma il clima caldo e umido della città ha influito sulla sua prestazione. Durante il terzo set contro Griekspoor, Sinner è stato costretto al ritiro, segnando il settimo stop della sua carriera. Secondo alcune fonti, il tennista potrebbe sottoporsi a test per valutare come prevenire problemi simili in futuro. La sua stagione è stata caratterizzata anche da un lungo stop di tre mesi, e ora il riposo sembra necessario.
Le reazioni di Panatta e il calendario di Sinner
La vicenda ha suscitato commenti nel mondo del tennis. Adriano Panatta, intervistato dalla Domenica Sportiva, ha dichiarato: “È naturale il problema fisico accusato dall’azzurro, che non ha perso contro un avversario visto che di solito arriva sempre in finale, ma perché le condizioni di gioco a Shanghai erano brutali”. Panatta ha aggiunto: “È facile decidere di non andare a giocare a Shanghai, non ci vai. Se il tuo fisico richiede riposo, devi sapere che è meglio non andare. Soprattutto perché è pericoloso”.
Prossimi impegni e classifica ATP
Sinner è atteso tra circa dieci giorni al ‘Six Kings Slam’ in Arabia Saudita, un’esibizione di lusso che lo scorso anno lo ha visto vincitore contro Carlos Alcaraz. Nel circuito ufficiale, il tennista è iscritto all’Atp 500 di Vienna e al Masters 1000 di Parigi, che quest’anno si disputerà alla Defense Arena. A novembre, Sinner parteciperà alle Atp Finals di Torino e alla Final Eight di Coppa Davis a Bologna. Sullo sfondo resta la sfida con Alcaraz per il primo posto nel ranking Atp: secondo alcune fonti, il vantaggio dello spagnolo sarebbe ancora consistente dopo l’uscita di scena di Sinner a Shanghai.