Marcus Rashford, attualmente in prestito al Barcellona dopo un passaggio all’Aston Villa, ha parlato della situazione del Manchester United in un’intervista a un podcast condotto da Gary Lineker. L’attaccante, che ha trascorso quasi vent’anni tra giovanili e prima squadra dei Red Devils, ha espresso tutta la sua delusione per il momento che sta vivendo il club inglese.
La delusione di Rashford per il Manchester United
“Da anni ci dicevano che eravamo in un periodo di transizione, ma a quanto pare la ricostruzione non è ancora iniziata”, ha dichiarato Rashford durante il podcast. L’attaccante ha citato l’esempio del Liverpool, che con Juergen Klopp è riuscito a crescere e tornare ai vertici della Premier League. Rashford ha sottolineato come la situazione dello United sia molto diversa, con continui cambi di allenatore e strategie che hanno lasciato la squadra in una posizione incerta.
Cambi di allenatore e strategie confuse
“Bisogna essere realistici riguardo alla situazione. Abbiamo avuto così tanti allenatori, idee e strategie diverse in questi ultimi anni che, alla fine, ci ritroviamo in una terra di nessuno”, ha aggiunto Rashford. Secondo l’attaccante, la mancanza di una guida stabile ha impedito al club di trovare una direzione chiara. L’arrivo di Ruben Amorim lo scorso autunno non sembra aver cambiato la situazione, con Rashford spesso criticato dall’allenatore portoghese prima del suo trasferimento in prestito.
Il legame con il club e il confronto con il passato
Rashford ha spiegato che vedere la situazione attuale dello United lo amareggia “non solo come giocatore ma anche come tifoso”. Ha ricordato i tempi di Alex Ferguson, sottolineando come allora ci fossero principi condivisi tra prima squadra e accademia. “Quando c’era Ferguson, vigevano gli stessi principi non solo per la prima squadra, ma anche per l’intera accademia, ma se la guida cambia di continuo, non puoi certo sperare di vincere il campionato”, ha concluso.