La pugile taiwanese Lin Yu-ting, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, non parteciperà ai Mondiali di boxe che si terranno a Liverpool nel fine settimana. La decisione arriva dopo che l’atleta si è sottoposta al gender test, reso obbligatorio dalla World Boxing Association (WBA), la federazione mondiale creata dal Comitato Olimpico Internazionale in contrapposizione all’Iba. La federazione di boxe di Taiwan ha comunicato il forfait della propria atleta.
La posizione della federazione di Taiwan
La federazione di boxe di Taiwan ha reso noto che Lin Yu-ting, a differenza di Imane Khelif che ha fatto ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport contro il test cromosomico, si è sottoposta regolarmente all’esame. I risultati del test sono stati inviati alla WBA, ma secondo quanto riferito dalla federazione di Taiwan, non è arrivata alcuna risposta ufficiale dall’organismo internazionale. “Abbiamo inoltrato i risultati alla WBA, che non ha risposto”, ha comunicato la federazione.
Le esclusioni precedenti e il ruolo del CIO
Lin Yu-ting e Imane Khelif erano già state escluse dal Mondiale 2023 dall’Iba. Tuttavia, il Comitato Olimpico Internazionale aveva ammesso entrambe le atlete alle Olimpiadi di Parigi. La nuova federazione mondiale, la WBA, che si occuperà anche di organizzare il pugilato ai Giochi di Los Angeles 2028, ha introdotto nuovi esami obbligatori per la partecipazione alle competizioni internazionali.
Nuove regole per i Mondiali di Liverpool
La WBA ha reso obbligatorio il gender test per le atlete che intendono partecipare ai Mondiali di Liverpool. La decisione ha portato alla rinuncia di Lin Yu-ting, mentre Imane Khelif ha scelto di contestare la misura attraverso un ricorso al Tas. La federazione di Taiwan ha confermato che la propria atleta non sarà presente alla manifestazione, in attesa di ulteriori sviluppi da parte degli organizzatori.