Gregorio Paltrinieri e Ginevra Taddeucci hanno conquistato la medaglia d’argento ai Mondiali di nuoto in acque libere a Sentosa, Singapore. Le gare si sono svolte in condizioni difficili, tra rinvii e polemiche per la qualità dell’acqua, ma gli azzurri hanno saputo imporsi con determinazione.
Condizioni estreme e gestione caotica
Le gare sono state caratterizzate da molte incertezze, con comunicazioni notturne sui rinvii e preoccupazioni per i valori dell’acqua oltre i limiti di sicurezza. Paltrinieri ha raccontato: “Era una gara difficilissima, io preferisco il caldo al freddo, ma questo era troppo. Secondo me abbiamo nuotato ai limiti dei 31°C, ma c’è un pezzo dove l’acqua è più ferma e sembravano 35°C. Una gara tostissima, ho gestito la posizione, sono molto contento. Una gara perfetta. Quest’anno mi sono dedicato solo a questo. L’anno scorso avevo sofferto per la bruttissima gara a Parigi, nella Senna. Sapevo che non rappresentava il mio valore. Io sono da gruppo di testa per giocarmela all’ultimo giro”. Sulla gestione della gara, Paltrinieri ha aggiunto: “Nuotare la 10 km in condizioni estreme è davvero complicato, c’è voluta tutta la mia esperienza. Anche per gestire bene il caos della vigilia. Siamo tutti scossi da questa gestione. Mi aspetto un’organizzazione migliore da parte di World Aquatics. Siamo andati a letto non sapendo se oggi avremmo gareggiato. Io ci sono passato sopra, ho dormito. Però chiaramente vai a letto con un’insicurezza che non si addice a un campionato del mondo”.
Le prestazioni degli azzurri
Paltrinieri ha chiuso la gara in rimonta in 1h59’59”2, conquistando l’ottava medaglia iridata nel fondo. Solo il tedesco Florian Wellbrock ha fatto meglio, vincendo in 1h59’55”5. Terzo l’australiano Kyle Lee. Paltrinieri ha raccontato anche di aver subito una botta alla mano in avvio: “Penso che non avessimo nuotato neanche 200 metri quando allungando la bracciata ho impattato il busto di un avversario, credo Olivier. Ho sentito subito un forte dolore che mi ha accompagnato per tutta la gara. Ma ciò che è stato più difficile affrontare oltre al caldo, è stata la sete. Credo di avere bevuto tre litri di acqua e liquidi nella mezzora successiva alla gara”. Settimo l’altro azzurro, l’esordiente Andrea Filadelli.
Taddeucci seconda tra le donne e critiche all’organizzazione
Anche nella gara femminile è arrivato un argento per l’Italia, con Ginevra Taddeucci che ha chiuso in 2h07’55”7, alle spalle dell’australiana Moesha Johnson. Taddeucci ha commentato: “Coronamento di tutta una carriera, anche se è stato difficile gareggiare qui, l’acqua era troppo calda”. Sulle condizioni della gara, l’azzurra ha aggiunto: “E’ stata irrispettosa la gestione di questa gara, annullandola la sera prima a mezzanotte. Solo poche ore prima della gara la World Acquatics scopre problemi sulla qualità dell’acqua. Questo non va bene, ci sono delle falle”.