La Champions al City, gli applausi all’Inter

La squadri di Inzaghi si dimostra all'altezza dei più forti avversari e cade solo nel finale di gara, sfiorando anche il pari.

La Champions League va al Manchester City che al secondo tentativo, dopo la finale persa con il Chelsea nel 2021, si aggiudica la coppa dalle grandi orecchie. La squadra di Guardiola gioca ma non domina, crea poco e l’Inter -attenta e concentrata per tutto il primo tempo- non soffre mai, a parte i dieci minuti iniziali di grande pressione dei citizens.

Poi, nel secondo tempo gli inglesi entrano con un piglio diverso e la resistenza nerazzurra cade al minuto 69, quando Rodri -appena dentro l’area di rigore- si avventa su di un pallone respinto da Acerbi, dopo una imbucata per Bernardo Silva, e infila Onana. E pensare che dieci minuti prima, Lautaro aveva sprecato una ghiotta occasione sfruttando un retropassaggio azzardato, ma l’argentino forse troppo egoista si era fatto murare da Ederson, mentre Lukaku -al centro- si sbracciava inutilmente sperando di essere visto dal compagno.

Ancora più sfortunato Di Marco che avrebbe potuto pareggiare subito, sfruttando un rimpallo nei sedici metri avversari, se il suo pallonetto di testa non si fosse infranto sulla traversa e la respinta dello stesso esterno nerazzurro non avesse sbattuto su Lukaku. Il belga ha comunque la palla del pareggio: il suo colpo di testa da posizione favorevolissima è troppo centrale e viene respinto da Ederson -quasi fortuitamente- con un ginocchio. Le speranze dell’Inter si infrangono al 95’ sul tiro di Gosens respinto dal portiere brasiliano. Il fischio dell’arbitro Marciniak sancisce la vittoria degli inglesi, anche se ai punti la squadra di Inzaghi avrebbe meritato il goal che poteva valere i supplementari.

Alla fine della giostra, l’Italia in finale in tutte e tre le competizioni europee, non si porta a casa neppure una coppa, ma le nostre squadre (Inter, Roma e Fiorentina) non hanno sfigurato. E da qui bisogna ripartire per l’anno prossimo, quando la concorrenza sarà egualmente spietata. Sette le italiane in lizza: Napoli, Lazio, Inter e Milan in Champions, Atalanta e Roma in Europa League e la Juventus in Conference, se l’Uefa non deciderà di sanzionare il club bianconero con lo stop per una stagione.

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