Gravina: “Milan-Como a Perth va bene, ma serve arbitraggio equo”

Gabriele Gravina interviene sulla scelta di giocare Milan-Como a Perth e sottolinea l'importanza di un arbitraggio imparziale. La FIGC discute con la Lega e valuta la possibilità di arbitri stranieri, mentre Mauro Beretta viene eletto presidente del settore tecnico.

La decisione di giocare Milan-Como a Perth continua a far discutere. Mentre il vicepremier Matteo Salvini definisce la scelta “una fesseria”, il dibattito si sposta ora sull’arbitraggio della partita. La squadra arbitrale potrebbe essere asiatica, e la Federcalcio vuole approfondire la questione. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha dichiarato: “Abbiamo assecondato la scelta della Lega che rientra nella sua autonomia”.

Arbitraggio e uniformità di giudizio 

Gravina ha spiegato che la discussione principale riguarda l’arbitraggio e l’equa competizione. “Qualche riflessione va fatta sull’arbitraggio e sull’equa competizione, trovando un punto di equilibrio tra noi, la confederazione asiatica e quella australiana”, ha detto il presidente federale. Gravina ha aggiunto che ne parlerà con il presidente della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli, sottolineando che Milan-Como non è la finale di un torneo ma una partita di campionato, dove serve uniformità di giudizio. Il designatore Gianluca Rocchi, secondo Gravina, chiede sempre ai suoi arbitri di mantenere coerenza nelle decisioni.

Apertura agli arbitri stranieri 

Rispondendo a chi gli chiedeva se l’arbitro straniero possa essere una possibilità per il futuro, Gravina ha affermato: “Per principio, poi, non sono contrario agli esperimenti”. Ha ricordato che con la federazione francese si è parlato di un’apertura dei confini per la crescita e la formazione degli arbitri, ma ha sottolineato la necessità di valutare attentamente pro e contro. “Noi siamo tutti molto attenti alle partite internazionali, ma gli arbitri italiani, tanto bistrattati qui, sono un’eccellenza del sistema mondiale”, ha aggiunto Gravina.

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