Di Vaio dopo la vittoria sul Napoli: “A Bologna c’è entusiasmo, ma lo scudetto non è un obiettivo”

Il direttore sportivo del Bologna, Marco Di Vaio, commenta il momento positivo della squadra dopo la vittoria contro il Napoli e chiarisce le ambizioni stagionali.

Il Bologna vive un periodo di grande entusiasmo dopo una serie di risultati utili consecutivi, culminati con la vittoria contro i campioni d’Italia. In città si respira esaltazione, ma la società mantiene i piedi per terra. Marco Di Vaio, direttore sportivo del Bologna, ha parlato a Radio Anch’io Sport (Rai Radio 1) il giorno dopo la vittoria sul Napoli, sottolineando la soddisfazione per il lavoro svolto dal gruppo, dall’allenatore Italiano e dal suo staff.

Risultati e clima in città 

“Arriviamo da un momento molto positivo, tra le due soste abbiamo fatto tanti risultati utili consecutivi, conditi dalla grande prestazione di ieri contro i campioni d’Italia. C’è esaltazione in città, ma sappiamo che il cammino è lungo. Siamo contenti del lavoro del gruppo, del mister e di tutto il suo staff. Speriamo di continuare così”, ha dichiarato Di Vaio. Il direttore sportivo ha evidenziato come la squadra stia vivendo un periodo felice, ma invita a non perdere di vista la realtà del campionato e la difficoltà di mantenere certi livelli.

Obiettivi stagionali e sogno scudetto 

Alla domanda se il Bologna possa sognare lo scudetto, Di Vaio ha risposto: “Non possiamo definirci una squadra che può lottare per quel tipo di traguardo, almeno in questo momento della stagione. Non è scaramanzia, è realismo. Stiamo lottando con un gruppo di squadre molto attrezzate, abituate a stare in alto. Noi siamo lì, con la nostra filosofia e con il modo di giocare che ci ha dato Italiano. Siamo contenti di stare lassù e speriamo di ritrovarci sempre in questa posizione anche alla fine dell’anno ed entrare in Europa. Non sarà semplice ma ci crediamo”.

Il contributo di Italiano e l’importanza della panchina 

Di Vaio ha poi parlato del lavoro dell’allenatore: “Italiano usa tanto la panchina. Questa è una sua costante. Lui ci ha portato questa mentalità, quando è arrivato da Firenze, dove ha giocato al conference per due anni di fila. Ci ha fatto capire quanto sia importante costruire un gruppo lungo e solido”. Il direttore sportivo ha sottolineato come questa mentalità abbia contribuito a creare una squadra competitiva e pronta ad affrontare le sfide della stagione.

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