Dopo circa un mese di campionato, compresa la pausa nazionali, si alza il sipario anche sulla Champions League. E delle nostre quattro rappresentanti, tre hanno cominciato la stagione maluccio o comunque non in linea con le aspettative. Innanzitutto il Napoli che sotto il profilo del gioco palesa problemi che il passaggio da Spalletti a Garcia ha evidenziato subito dopo due vittorie peraltro poco esaltanti, con una sconfitta e un pareggino in rimonta. Lo scudetto sembra un lontano ricordo, nonostante siano trascorsi solo tre mesi e l’ambizione di un bis appare già quantomai sfumata. Speriamo che l’aria della Coppa Campioni e la musichetta del mercoledì servano a risvegliare negli azzurri sopiti ardori, senza che la proprietà debba decidere il ricorso a provvedimenti più drastici. La stagione va raddrizzata al massimo in un paio di settimane, avendo in successione Braga (mercoledì 20, ore 21), Bologna, Udinese, Lecce e Real Madrid.
La Lazio, tolta la vittoria al Maradona, non è che abbia offerto prove esaltanti e l’esordio all’Olimpico con l’Atletico Madrid (martedì 19, ore 21) è di quelli che non ti fanno dormire sonni tranquilli. Diego Simeone è un ex biancoceleste, ma non è uomo da lasciarsi sopraffare dalle emozioni. La squadra di Sarri dovrà dare il meglio, sapendo che potrebbe anche non bastare contro gli spagnoli.
Il Milan accoglie al Meazza (martedì 19, ore 18.45) il Newcastle del fresco e grande ex Sandro Tonali. “Ho incontrato e salutato tanti amici. E’ stata un’emozione, ma la partita sarà cosa diversa” ha messo in chiaro il centrocampista della Nazionale entrando a San Siro. La squadra rossonera deve farsi perdonare il cappotto subìto nel derby -una manita oggettivamente inattesa- magari tirando fuori quell’anima europea che ne aveva contraddistinto il cammino lo scorso anno proprio prima d’incontrare l’Inter in semifinale.
I nerazzurri sono al momento l’unica delle big (escludendo la Juventus che le coppe non le fa) ad aver cominciato a spron battuto in campionato: quattro vittorie, tredici goal fatti e uno solo incassato, Thuram che per ora non fa rimpiangere Lukaku e una rosa (soprattutto a centrocampo, ma anche in difesa) che sembra fatta apposta per reggere il doppio impegno in modo agevole. La prima a San Sebastian contro gli spagnoli della Real Sociedad (mercoledì 20, ore 21) rappresenta un discreto banco di prova per avere conferma delle buone sensazioni che hanno accompagnato l’avvio di stagione della squadra di Simone Inzaghi.