George Foreman, uno dei pugili più iconici della storia, è morto all’età di 76 anni. La sua carriera è stata segnata da momenti indimenticabili, tra cui il celebre incontro “Rumble in the Jungle” del 1974 contro Muhammad Ali. In quell’occasione, Foreman perse il titolo dei pesi massimi, ma la sua determinazione lo portò a riconquistarlo due decenni dopo, dimostrando una resilienza e una forza d’animo straordinarie. Foreman è stato un simbolo di tenacia e passione per lo sport, lasciando un’impronta indelebile nel mondo della boxe.
L’annuncio della famiglia
La notizia della scomparsa di George Foreman è stata diffusa dalla sua famiglia attraverso una dichiarazione ufficiale. “Con profondo dolore, annunciamo la scomparsa del nostro amato George Edward Foreman Sr, che se n’è andato serenamente il 21 marzo 2025, circondato dai suoi cari”, si legge nel messaggio pubblicato sulla pagina Instagram ufficiale del pugile.
La carriera di una leggenda: gli inizi e il titolo mondiale
George Foreman è nato il 10 gennaio 1949 a Marshall, Texas. Dopo un’infanzia difficile, trovò la sua strada nella boxe grazie al programma della Job Corps. Si fece notare nel 1968 vincendo la medaglia d’oro olimpica ai Giochi di Città del Messico nella categoria dei pesi massimi, dimostrando già allora una potenza impressionante. Passato al professionismo, Foreman mise a segno una serie di vittorie dominanti, spesso con KO spettacolari. Il 22 gennaio 1973 conquistò il titolo mondiale dei pesi massimi sconfiggendo Joe Frazier con un devastante KO al secondo round. L’incontro divenne celebre per la frase di Howard Cosell: “Down goes Frazier! Down goes Frazier!” Foreman mise a tappeto Frazier sei volte in due riprese, confermandosi come il nuovo dominatore della categoria.
La sconfitta con Ali e il primo ritiro
Dopo aver difeso il titolo con successo, Foreman affrontò Muhammad Ali il 30 ottobre 1974 nel leggendario Rumble in the Jungle a Kinshasa, nello Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo). Ali usò la strategia del rope-a-dope, lasciando Foreman sfogarsi fino a sfinirsi, prima di metterlo KO all’ottavo round. Questa sconfitta segnò profondamente Foreman, che cercò di tornare al vertice senza successo e si ritirò nel 1977 dopo una sconfitta con Jimmy Young.
Il clamoroso ritorno e il titolo a 45 anni
Dopo un decennio lontano dal ring, durante il quale divenne un predicatore, Foreman fece un incredibile ritorno nel 1987 all’età di 38 anni. Inizialmente visto come una curiosità, sorprese il mondo con una serie di vittorie impressionanti. Il 5 novembre 1994, a 45 anni, riconquistò il titolo mondiale dei pesi massimi battendo Michael Moorer per KO, diventando il campione più anziano della storia della categoria. Difese il titolo fino al 1997, ritirandosi definitivamente a 48 anni con un record di 76 vittorie (68 KO) e 5 sconfitte.
Vita dopo la Boxe
Dopo il ritiro, Foreman divenne un uomo d’affari di successo, soprattutto grazie al George Foreman Grill, un elettrodomestico per la cucina che vendette oltre 100 milioni di unità. Oggi è considerato una delle figure più iconiche della storia del pugilato, amato non solo per la sua carriera, ma anche per la sua personalità carismatica e la sua incredibile storia di riscatto.