Vittorio Sgarbi è tornato in televisione ospite di Domenica In di Mara Venier, presentando il suo ultimo libro Il cielo più vicino. La montagna nell’arte, uscito l’11 novembre 2025. L’occasione è stata anche l’opportunità per parlare del matrimonio con la storica compagna Sabrina Colle e della polemica con la figlia Evelina.
Il matrimonio con Sabrina Colle
Il critico d’arte, 73 anni, ha ribadito la volontà di convolare a nozze con Sabrina, sua compagna da oltre vent’anni. «Perché mi sposo? Per dare, come è giusto, una parte della mia sensibilità e della mia esistenza a chi mi è stata vicino e a chi mi ha dato forza nella difficoltà della vita quotidiana», ha spiegato Sgarbi, reduce da un periodo difficile segnato dalla malattia e da una causa legale promossa dalla figlia Evelina.
Riguardo alla scelta della città, Sgarbi ha precisato: «Mi sposerò a Venezia nella chiesa di Santa Maria dell’Orto. Perché Venezia? Perché lì ho vissuto una parte importante della mia vita, è un ritorno in un luogo della memoria e dell’esistenza felice. Perché il matrimonio? Per dare, come è giusto, una parte della mia sensibilità e della mia esistenza a chi mi è stata vicino e a chi mi ha dato forza nella difficoltà della vita quotidiana».
Il critico ha aggiunto: «Il tempo non cambia e non muta lo spirito delle persone, le rende più vicine e più legate affettivamente al di là delle dichiarazioni e del comportamento tenuto nella vita. Esiste la convinzione che alcuni valori siano comuni e vadano condivisi fino in fondo. La sua ironia e il suo divertimento rispetto alle mie battute sono una forma di intelligenza che oggi hanno trovato una consolazione e una rassicurazione rispetto alla provocazione. Finisce lo stupore, rimane l’amore, che è la cosa più importante».
La polemica con la figlia Evelina
Sgarbi ha commentato anche la vicenda con la figlia Evelina, che aveva richiesto un amministratore di sostegno per il padre. «Le ho detto di prendere un treno e venire subito da te», ha ricordato Mara Venier. «Poteva tranquillamente venire, non è venuta. Ha deciso così», ha replicato Sgarbi.
Alla domanda se la vicenda gli provocasse dolore, il critico è stato netto: «No».
Il libro e la passione per l’arte
Subito dopo, Sgarbi è tornato a parlare del suo libro: «È un rapporto fra altezza e profondità. È stato un modo per approfondire temi dell’arte non dal punto di vista storico ma filosofico. Qui c’è uno Sgarbi del pensare del riflettere piuttosto che dell’agire. La montagna ha un valore spirituale, ci andavo da ragazzo con i miei genitori».
Con questo ritorno sul piccolo schermo, Sgarbi si mostra nuovamente attivo in ambito culturale e personale, pronto a condividere con il pubblico sia la sua passione per l’arte sia scelte importanti della sua vita privata.
