Stefano De Martino è stato ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa in un’intervista che ha creato un curioso collegamento tra Rai1 e il Nove, iniziando pochi minuti dopo la fine della puntata di Affari Tuoi del 2 marzo. Per l’occasione, il conduttore ha optato per un look più informale, scherzando sul cambio di stile: “Mi hanno detto che al Nove si usa la polo”.
“Mi godo il successo, ma so che è un affitto”
De Martino ha parlato del momento d’oro che sta vivendo, con ascolti record e crescente popolarità, mantenendo però un atteggiamento cauto: “Vivo in uno stato di inconsapevolezza totale, non voglio abituarmi a questa cosa. Ho conosciuto molti artisti e ho capito che siamo tutti in affitto. Me la godo finché dura, sapendo che arriverà un momento in cui sarà un po’ meno”. Il conduttore ha poi riflettuto sul suo rapporto con critiche e complimenti: “La napoletanità non contempla il complimento, ci si offende con affetto. Alle critiche sono abituato, il complimento invece mi spiazza. Se lo accogli, rischi di sembrare presuntuoso”.
Il boom di Affari Tuoi e il ringraziamento ad Amadeus
Il successo di Affari Tuoi, con una media di 7 milioni di telespettatori a sera, è stato inevitabilmente al centro della conversazione. Fazio ha sottolineato i numeri straordinari, e De Martino ha riconosciuto il peso della responsabilità, facendo un chiaro riferimento ad Amadeus senza citarlo direttamente: “Quei 7 milioni erano già lì, bisognava solo non farli scappare e non rovinare le cose. Non era scontato che io ci riuscissi”.
Il futuro e la possibilità di Sanremo
Il tema inevitabile è stato il futuro di De Martino e il suo possibile approdo alla conduzione del Festival di Sanremo, voce sempre più insistente in Rai. Ma lui, come da tradizione, non si sbilancia: “Il nostro mestiere è come quello di un pilota: servono tante ore di volo per trasportare i passeggeri. Ho iniziato con un piccolo aereo su Rai2, oggi Affari Tuoi è un aereo di linea che vola ogni giorno tra Napoli e Milano. Sanremo, invece, è una traversata oceanica e ancora mi spaventa. Per ora voglio continuare ad accumulare ore di volo. Se un giorno dovesse arrivare, spero di essere pronto”.
Il passato e l’aneddoto da parcheggiatore
De Martino ha anche raccontato un episodio della sua giovinezza, quando lavorava nei ristoranti per guadagnare qualche soldo extra: “Un giorno mi dissero che serviva un parcheggiatore. Ci andai vestito da cameriere, con camicia bianca e pantaloni scuri. La gente pensava fossi il figlio del proprietario e si tratteneva dal darmi la mancia. Alla fine, i soldi li prendeva un collega con la divisa da parcheggiatore”.
Il paragone con Renzo Arbore
Tra i confronti che più lo lusingano c’è quello con Renzo Arbore, che spesso ha elogiato il suo talento. De Martino, però, vede il complimento anche come una sfida: “I complimenti di Renzo sono una condanna, perché poi la gente pensa che voglia essere il nuovo qualcun altro. Arbore è unico e irripetibile. Però ho sempre amato la sua televisione, fatta di coralità, ironia e musica: gli stessi elementi che mi piacerebbe portare nei miei progetti”.
Il provino con Paolo Sorrentino
Infine, De Martino ha svelato un retroscena inedito sul provino con Paolo Sorrentino per Parthenope: “Un giorno mi dicono che Sorrentino vuole vedermi. Mi spiega il ruolo, uno dei fratelli Giuliano, camorristi di Forcella. Gli dico subito che ho una brutta notizia: non so recitare. Lui insiste, mi dà il copione e mi chiede di provare. Chiedo aiuto a Giovanni Esposito per prepararmi e, alla fine, faccio il provino. Sembrava andato bene, ma evidentemente Sorrentino recita meglio di me. Non mi hanno mai richiamato e ha fatto bene: quel film lo avrei rovinato”.