Sanremo, Simone Cristicchi commuove l’Ariston. Standing ovation per “Quando sarai piccola”, la canzone dedicata alla madre malata

L'emozionante esibizione di Simone Cristicchi commuove il pubblico dell'Ariston.

Simone Cristicchi ha appena concluso la sua esibizione sul palco di Sanremo 2025 dove ha cantato “Quando sarai piccola”, brano dedicato alla madre colpita da un’emorragia celebrale. La canzone e l’interpretazione di Cristicchi hanno commosso il pubblico che ha premiato il cantante con calorosissimo applauso.

La storia dietro la canzone

La canzone nasce dall’esperienza personale di Cristicchi con la malattia della madre, che secondo quanto raccontato dal cantante è tornata “bambina” a causa della patologia. “Volevo raccontare la fragilità e la tenerezza di questa condizione”, ha spiegato Cristicchi. La canzone si sviluppa attorno al tema del ritorno all’infanzia, un’inversione del ciclo della vita che tocca profondamente l’artista. “È un modo per restituire dignità a chi vive questa condizione”, ha aggiunto.

Insieme alla compagna Amara durante la serata Cover

“Quando sarai piccola” affronta il tema del ciclo della vita e delle dinamiche tra genitori e figli, offrendo una riflessione profonda sulla fragilità umana e sull’amore familiare. Cristicchi ha dichiarato: “Non si tratta solo di una canzone, ma di un racconto di vita autentica, un’esperienza che ho vissuto in prima persona”.

La carriera di Cristicchi

Simone Cristicchi non è nuovo a temi profondi e impegnati. La sua carriera è costellata di canzoni che affrontano argomenti sociali e personali con sensibilità e intelligenza. Con “Quando sarai piccola”, Cristicchi continua su questa linea, portando al pubblico una riflessione sulla malattia e sulla fragilità umana. “La musica è un mezzo potente per raccontare storie che altrimenti rimarrebbero inascoltate”, ha dichiarato l’artista, ribadendo il suo impegno nel creare canzoni che abbiano un impatto emotivo e sociale.

Il testo di Quando sarai piccola

Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,

Ti starò vicino come non ho fatto mai.

Rallenteremo il passo se camminerò veloce,

Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.

Giocheremo a ricordare quanti figli hai,

Che sei nata il 20 marzo del ‘46.

Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito

Ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.

Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.

Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai.

Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,

Per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato

E sorridere del tempo che non sembra mai passato.

Quando sarai piccola mi insegnerai davverochi sono,

A capire che tuo figlio è diventato un uomo.

Quando ti prenderò in braccio

E sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena.

Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena.

Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai.

Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,

Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato.

E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato.

Ci sono cose che non puoi cancellare,

Ci sono abbracci che non devi sprecare.

Ci sono sguardi pieni di silenzio

Che non sai descrivere con le parole.

C’è quella rabbia di vederti cambiare

E la fatica di doverlo accettare.

Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria

Che non so dimenticare.

Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,

Per restituirti tutta questa vita che mi hai dato

E sorridere del tempo e di come ci ha cambiato.

Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte

Che non avrai paura nemmeno della morte

Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte

Adesso è tardi, fai la brava

Buonanotte.ento positivo.

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