Sanremo, Gerry Scotti smentisce le voci sul passaggio del Festival a Mediaset: “Pura fantasia”

Gerry Scotti chiarisce la posizione di Mediaset su Sanremo 2025.

Le dichiarazioni di Gerry Scotti

Gerry Scotti ha recentemente affrontato il tema della possibile partecipazione di Mediaset a Sanremo 2025. Durante la conferenza stampa di apertura del Festival, Gerry Scotti ha sottolineato di aver avuto una bellissima accoglienza da parte della Rai: “È una bella emozione, è un regalo che mi avete fatto bellissimo, sono stato accolto dalla Rai con grandissimo affetto. Questo dimostra che le opposizioni non sono necessariamente delle contrapposizioni. Quando uno lavora bene c’è un momento in cui si raccoglie e quindi vi ringrazio di cuore perché mi avete fatto sentire amato”.

Il presunto passaggio di Sanremo alla Rai

Alla domanda su un presunto passaggio dei diritti del Festival di Sanremo dalla Rai a Mediaset, Gerry Scotti ha risposto: “È più facile che io conduca il Festival qui alla Rai che Mediaset prenda tutto il baraccone. Cosa direbbe Silvio Berlusconi? Quello che mi ha sempre detto: ‘Mettiti la cravatta’. E infatti non ce l’ho, magari domani la metto. In azienda, se posso farvi la spia qualificata, non ho mai sentito seriamente parlare di un’operazione del genere. Discuterne adesso, come una possibilità, sarebbe veramente pura fantasia”.

Il contesto delle speculazioni

Le voci su un possibile coinvolgimento di Mediaset a Sanremo 2025 si erano diffuse rapidamente, alimentate da indiscrezioni e commenti sui social media. Tuttavia, le parole di Gerry Scotti sembrano mettere un freno a queste speculazioni. L’idea di un interesse di Mediaset per Sanremo era nata da ipotesi non confermate e da una serie di coincidenze che avevano portato a pensare a un cambiamento di strategia da parte dell’azienda televisiva.

La dichiarazione di Carlo Conti

Sulla presenza di Geyy Scotti come co-conduttore di Sanremo Carlo Conti garantisce: “La presenza di Gerry è una cosa nata tra me e lui, non ci sono retropensieri. La vita è molto più semplice di quello che vogliamo costruire. È partito da una telefonata tra i noi due e poi abbiamo chiesto l’autorizzazione agli editori. Con loro, ci siamo parlati a cose fatte”. 

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