Il Salone del Libro di Torino 2025 si avvicina e promette di essere un’edizione straordinaria. Con oltre 2000 eventi previsti al Lingotto e ulteriori 500 sparsi per la città, l’evento si preannuncia come uno dei più grandi appuntamenti culturali dell’anno. La direttrice Annalena Benini ha sottolineato l’importanza di un programma che punta a coinvolgere i giovani, con un mix di musica, divertimento e letteratura.
Un programma ricco di eventi
Il Salone del Libro 2025 si distingue per essere un programma che abbraccia una vasta gamma di eventi. Oltre alle tradizionali presentazioni di libri e incontri con gli autori, ci saranno concerti, spettacoli teatrali e laboratori creativi. L’obiettivo è quello di attrarre un pubblico giovane e diversificato, offrendo esperienze che vadano oltre la semplice lettura. Annalena Benini ha dichiarato: “Vogliamo che il Salone sia un luogo di incontro e di scambio, dove la cultura possa essere vissuta in tutte le sue forme”.
Ospiti illustri e nuove voci
Tra gli ospiti più attesi del Salone del Libro 2025 c’è Alessandro Piperno, che presenterà il suo nuovo romanzo. Piperno ha espresso entusiasmo per l’evento, sottolineando l’importanza di un festival che riesce a riunire autori e lettori in un contesto così stimolante. Oltre a Piperno, il Salone ospiterà numerosi altri autori di fama internazionale, ma darà anche spazio a nuove voci emergenti nel panorama letterario. Questo equilibrio tra nomi affermati e nuovi talenti è uno degli elementi chiave del programma di quest’anno.
Eventi in città
Non solo il Lingotto sarà protagonista: il Salone del Libro si estenderà anche al di fuori dei suoi confini tradizionali, con 500 eventi previsti in vari luoghi di Torino. Questi eventi includeranno letture pubbliche, incontri con autori e performance artistiche in spazi inusuali, come parchi e piazze. L’intento è quello di portare la cultura letteraria direttamente nelle strade, coinvolgendo un pubblico ancora più ampio e rendendo la letteratura accessibile a tutti. Questa espansione sul territorio è stata accolta con entusiasmo dalla comunità locale, che vede nel Salone un’opportunità di crescita culturale e sociale per la città.
