Robbie Williams, noto per la sua carriera solista e come membro dei Take That, ha vissuto momenti significativi che hanno influenzato profondamente la sua vita artistica. Dall’imposizione di un nuovo nome all’interno della boy band fino al rifiuto di unirsi ai leggendari Queen, ecco alcuni aspetti meno noti della sua storia.
Il cambio di nome imposto dai Take That
All’età di 16 anni, Robert Peter Williams entrò a far parte dei Take That. Fu allora che il suo manager decise di cambiare il suo nome in “Robbie”, ritenendo che “Robert” non fosse abbastanza accattivante per il pubblico. Williams ha confessato di non aver mai amato questo nome, poiché lo faceva sembrare “carino”, mentre lui desiderava un’immagine più ribelle. Nonostante le sue riserve, accettò il cambiamento, che contribuì a creare l’alter ego necessario per affrontare la fama crescente.
Il rifiuto di diventare il frontman dei Queen
Nel 2001, durante la registrazione di una nuova versione di “We Are the Champions” per la colonna sonora del film “Il destino di un cavaliere”, Robbie Williams collaborò con i membri dei Queen, Brian May e Roger Taylor. Impressionati dalla sua performance, gli offrirono il ruolo di frontman della band, posizione vacante dalla scomparsa di Freddie Mercury nel 1991. Williams rifiutò l’offerta, dichiarando: “Ho semplicemente pensato che avrei risparmiato loro l’audacia di me che tento di salire su un palco e di essere allo stesso livello di Freddie Mercury. Lui, per me, è angelico. Era troppo spaventoso”. Inoltre, aggiunse che, all’epoca, stava riempiendo gli stadi come solista e non voleva dividere i guadagni in tre.
Il biopic “Better Man” e la riflessione sulla propria identità
Nel 2024, Robbie Williams ha presentato “Better Man”, un film biografico in cui interpreta sé stesso. Durante la promozione del film, ha riflettuto sulla distinzione tra la sua persona reale e il personaggio pubblico: “Robbie Williams non sono io e quella persona di cui si parla, non è il sottoscritto”. Questa consapevolezza lo ha aiutato a gestire la pressione della celebrità e a mantenere un equilibrio tra vita privata e carriera artistica.