Pierdavide Carone racconta la malattia e la rinascita. “Quando ho scoperto il tumore ho reagito allenandomi. È una battaglia, e nel mio caso l’ho vinta”

Il cantautore Pierdavide Carone racconta la sua battaglia contro il tumore, la perdita del padre e il ritorno sulla scena musicale con il nuovo album "Carone".

Il cantautore Pierdavide Carone torna con la seconda parte del suo album Carone, un progetto corale che segna una nuova fase della sua carriera e della sua vita. A FqMagazine, l’artista ha ripercorso la genesi del disco e i momenti più intensi della sua esperienza personale, tra la malattia, il dolore e la rinascita.

“L’idea era quella di far uscire un disco più solare rispetto alla prima parte”, spiega Carone. “La prima era più solitaria, questa invece è corale: ho collaborato con Alex Britti, Gigliola Cinquetti, Martina Attili, Paolo Vallesi e il Coro Lirico Siciliano. È stato un percorso di condivisione e apertura dopo un periodo difficile”.

Proprio in quel periodo, nel 2020, Carone aveva scoperto di avere un tumore. “Ero in tournée con i Dear Jack. Quando l’ho saputo, mi sono messo la tuta e sono andato in palestra. Non bisogna subire le malattie: già di per sé è il corpo che le subisce. Se lasci che attacchino anche la mente, lì vincono. È una battaglia, e nel mio caso l’ho vinta”.

Il cantautore racconta anche il sostegno ricevuto dai colleghi: “I Dear Jack hanno fatto squadra con me, non hanno detto nulla a nessuno. Mi hanno protetto, e questo ha fortificato i nostri rapporti”.

Nel disco, Carone affronta temi profondi come la fede, la famiglia e l’amore. “Non si dovrebbero fare figli solo perché la biologia ce lo consente”, dice. “Prima bisogna decidere chi si è e con chi si vuole condividere questa responsabilità. Vengo da una famiglia di genitori separati e credo che la stabilità sia un dono raro, ma prezioso”.

Tra i brani più personali c’è Non ce l’ho con te, dedicato al padre scomparso. “A mio padre ho delle cose da perdonare, spero di averlo fatto e di essermi fatto perdonare anche io. Con mia madre e mia sorella c’è ancora tempo, ma non bisogna dare i giorni per scontati”.

Carone non evita di tornare anche sull’esclusione da Sanremo con il brano Caramelle, scritto con i Dear Jack e dedicato al tema della pedofilia. “Non mi pesa più. Abbiamo dimostrato con la musica, e non con la polemica, che avevamo ragione noi. Baglioni? È una leggenda vivente, non c’è nulla da chiarire”.

Con Carone – seconda parte, Pierdavide Carone chiude un cerchio e ne apre un altro, fatto di consapevolezza, coraggio e verità. “Oggi mi sento più libero”, conclude. “La mia musica è lo specchio di ciò che sono diventato”.

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