La delusione di Demi Moore
Demi Moore, candidata all’Oscar 2025 per la sua interpretazione in “The Substance”, non è riuscita a portare a casa l’ambita statuetta. Nonostante le aspettative e il grande apprezzamento per la sua performance, il premio è andato a sorpresa a Mikey Madison. Moore, che aveva già ricevuto diverse nomination in passato, era considerata una delle favorite per la vittoria di quest’anno. Tuttavia, la serata degli Oscar ha riservato un esito diverso da quello previsto dai pronostici.
La vittoria di Mikey Madison
È Mikey Madison la grande outsider della notte degli Oscar 2025. L’attrice ha trionfato come Miglior Attrice Protagonista grazie alla sua intensa interpretazione in Anora, il film di Sean Baker che ha consegnato al cinema un’eroina indimenticabile. Nei panni di una giovane sex worker che sposa il figlio di un oligarca russo, precipitando in una spirale di potere e disperazione, Madison ha incantato critica e pubblico, superando la grande favorita Demi Moore. Quest’ultima, con il suo ruolo in The Substance – una diva caduta in disgrazia alla ricerca dell’eterna giovinezza – sembrava destinata a vincere, forte dei riconoscimenti già ottenuti ai Golden Globes e ai Critics’ Choice Awards. Ma la notte degli Oscar ha scritto un finale diverso.
Dalla TV a Tarantino, fino al trionfo
Il nome di Mikey Madison, fino a qualche tempo fa, era legato soprattutto alla televisione. Cresciuta nella San Fernando Valley in una famiglia di psicologi, si era avvicinata alla recitazione quasi per caso, dopo aver accantonato il sogno di diventare una cavallerizza agonistica. Per anni è stata Max Fox nella serie Better Things, poi è arrivata la chiamata di Quentin Tarantino: in Once Upon a Time… in Hollywood era Susan Atkins, una delle seguaci di Charles Manson. Ma è con Anora che è arrivata la consacrazione. Per prepararsi al ruolo, Madison ha imparato il russo e ha trascorso mesi nei nightclub di Brooklyn, immergendosi nella realtà che avrebbe dovuto portare sullo schermo. Un lavoro di ricerca che ha dato i suoi frutti, consegnandole il ruolo che ha cambiato per sempre la sua carriera.
Un discorso tra emozione e impegno sociale
Visibilmente emozionata, Mikey Madison ha aperto il suo discorso con parole di incredulità: “È davvero surreale. Sono cresciuta a Los Angeles, ma Hollywood mi è sempre sembrata lontana. Essere qui oggi, davanti a voi, è incredibile”. Poi, un tributo speciale alla comunità che ha ispirato il suo personaggio: “Voglio riconoscere e onorare la comunità delle sex worker. Continuerò a sostenere e a essere un’alleata. Le persone incredibili, le donne che ho avuto il privilegio di incontrare grazie a questa esperienza, sono state tra gli aspetti più significativi di questo viaggio”.
Una vittoria che riscrive il copione di Hollywood
Madison era in nomination insieme a Fernanda Torres (Sono ancora qui), Cynthia Erivo (Wicked), Karla Sofía Gascón (Emilia Pérez) e Demi Moore (The Substance). Quest’ultima sembrava lanciata verso la statuetta, in quella che sarebbe stata una vittoria simbolica: il riconoscimento a una star spesso etichettata come attrice da blockbuster, priva di premi prestigiosi. Il suo Oscar avrebbe incarnato perfettamente il classico arco narrativo hollywoodiano della rinascita. Ma alla fine è stata Mikey Madison a scrivere un nuovo capitolo. E Hollywood ha abbracciato un altro tipo di storia: non il ritorno di una diva, ma la nascita di una nuova stella.