Niccolò Fabi presenta il nuovo album “Libertà negli occhi”: un viaggio musicale tra introspezione e libertà

Il cantautore romano celebra il suo 57° compleanno con l'uscita del decimo album, frutto di un'esperienza collettiva in montagna e dedicato al figlio tredicenne.

Il 16 maggio, giorno del suo 57° compleanno, Niccolò Fabi pubblicherà “Libertà negli occhi”, il suo decimo album di inediti. Questo lavoro nasce da un’esperienza condivisa in una baita di montagna, dove il cantautore e sei amici musicisti hanno registrato nove nuove canzoni. L’album sarà disponibile in edizione limitata sia in vinile che in CD, quest’ultimo accompagnato da un libretto di 56 pagine con testi, uno scritto inedito e fotografie che raccontano l’atmosfera intima delle sessioni di registrazione. 

Un’esperienza collettiva in montagna

Fabi ha scelto il Lago dei Caprioli, in Trentino, come luogo per registrare l’album, coinvolgendo musicisti come Roberto Angelini, Alberto Bianco, Filippo Cornaglia, Emma Nolde, Cesare Augusto Giorgini e Riccardo Parravicini. In un’intervista a Leggo, ha descritto l’esperienza come un “ritiro monastico” in una baita che sembrava una “navicella spaziale per quanto ci sentissimo vicini al cielo”. Ha sottolineato che non c’è “alcuna ideologia dietro” questa scelta, ma piuttosto un desiderio personale di creare musica in un ambiente sereno e collaborativo.

Un regalo personale e una dedica speciale

Il cantautore considera “Libertà negli occhi” un regalo per sé stesso e per i suoi compagni di viaggio. Ha dichiarato: “Libertà negli occhi più che un disco è un regalo che mi sono fatto e allo stesso tempo la testimonianza di un viaggio. In quanto regalo verrà pubblicato non casualmente il 16 maggio giorno del mio compleanno. In quanto viaggio mi sembrava giusto che inizialmente uscisse solo come album su vinile e cd, corredato di foto e racconti, nella speranza di riuscire a restituire l’atmosfera che ci ha regalato quella baita in Val di Sole”. L’album è dedicato al figlio tredicenne Kim, che ha partecipato ai cori del brano “Acqua che scorre”. Fabi ha spiegato che la dedica non è solo per un motivo affettivo, ma perché Kim è stato determinante nella canzone che rappresenta il dialogo tra l’adulto e il giovane, tra il sé di oggi e l’adolescente di un tempo.

Riflessioni sulla musica contemporanea e il futuro artistico

Parlando delle preferenze musicali del figlio, Fabi ha osservato che i tredicenni ascoltano altri generi, come Kid Yugi, Tony Boy e Travis Scott, ma non disdegnano artisti come Battisti o Dalla, anche se sembrano provenire da un’altra era. Riguardo alla trap machista, ha commentato: “Ai miei tempi c’erano i metallari”. Inoltre, ha espresso la possibilità che questo possa essere il suo ultimo album, affermando: “Potrebbe essere l’ultimo”.

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