Neffa: il ritorno al rap e la verità su “La mia signorina”

Neffa torna sulla scena musicale e svela il significato nascosto di uno dei suoi brani più celebri.

Neffa, all’anagrafe Giovanni Pellino, torna sulle piattaforme musicali venerdì 18 aprile con un nuovo album intitolato Canerandagio Parte 1. La sua carriera artistica è stata segnata da una straordinaria versatilità: dagli esordi come batterista in una band hardcore, al ruolo di pioniere dell’hip hop italiano, fino agli ultimi anni come voce pop-soul.

Il ritorno di Neffa nella scena musicale

Dopo un periodo di assenza dalle scene, Neffa ha deciso di riprendere il microfono in mano, ispirato anche da una giovane ticinese che lo ha spinto a ritornare alle sue radici musicali. “Mi ha fatto riscoprire la passione per il rap”, ha dichiarato l’artista, sottolineando come questo incontro sia stato determinante per la sua decisione di tornare a fare musica.

La verità su “La mia signorina”

Uno dei brani più celebri di Neffa, “La mia signorina”, ha recentemente attirato l’attenzione per il suo significato nascosto. L’artista ha rivelato, durante un’intervista al Corriere della Sera, che la canzone pubblicata nel 2001 era in realtà dedicata alla marijuana, un dettaglio che molti fan non avevano colto all’epoca. “Ero fissato con gli esercizi di stile e i messaggi impliciti, ma nessuno capì il sottotesto. Neanche i miei fan, che mi massacrarono, convinti fosse una banale canzoncina su una ragazza. Così svelai il mistero, anche se per anni mi sono divertito a confermare e poi negare che parlasse di cannabis, a seconda del contesto”, ha spiegato Neffa, aggiungendo che questa incomprensione ha portato a critiche da parte dei fan. Nonostante le reazioni contrastanti, il brano è rimasto uno dei suoi pezzi più iconici, dimostrando la sua capacità di mescolare testi profondi con melodie accattivanti.

La visione di Neffa sulla musica trap

Neffa ha anche espresso la sua opinione sulla musica trap, un genere che ha guadagnato popolarità negli ultimi anni. Sebbene riconosca il successo della trap tra i giovani, l’artista ha espresso alcune riserve sui testi spesso superficiali e ripetitivi. “Da produttore mi capita spesso di cimentarmici. Ormai è un passaggio generazionale obbligato: ai tempi di Goethe per diventare adulto dovevi fare il grand tour dell’Europa, oggi devi farti quattro anni di tra”, ha commentato Neffa. Con il suo ritorno al rap, Neffa spera di portare una ventata di freschezza e autenticità nella scena musicale italiana, continuando a esplorare temi significativi attraverso la sua musica.

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