Nanni Moretti ha ripercorso la sua lunga carriera di regista e autore, soffermandosi anche sulle sue esperienze da produttore e proprietario di una sala cinematografica. Questa mattina il celebre cineasta romano è stato ospite del teatro Petruzzelli di Bari per un evento speciale dedicato alla sua figura nell’ambito del Bif&st 2025. Come riporta il Corriere della Sera, Moretti si è rivolto alla platea dopo la proiezione del suo film Ecce Bombo (1978), condividendo riflessioni sul suo percorso artistico. “Voglio raccontare in dieci voci la mia storia di regista, partendo dagli inizi fino a ciò che è diventata nel tempo”, ha dichiarato. A conclusione dell’incontro, il direttore del festival, Oscar Iarussi gli ha conferito il premio Bif&st Arte del Cinema, riconoscimento che celebra il suo straordinario contributo al mondo cinematografico.
L’inizio di una carriera straordinaria
Moretti ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema con una passione che lo ha portato a diventare uno dei registi più rispettati in Italia. Ricorda con affetto i primi passi nel mondo del cinema, quando, ancora giovane, si trovava a dover prendere decisioni importanti che avrebbero segnato il suo futuro. “Costrinsi mio padre a recitare”, racconta Moretti, ricordando come coinvolse la sua famiglia nei suoi primi progetti cinematografici. Questo aneddoto sottolinea l’importanza delle relazioni personali e familiari nel suo lavoro, un tema che spesso emerge nei suoi film.
Il successo di “Ecce Bombo”
Uno dei momenti più significativi della carriera di Moretti è stato il successo di “Ecce Bombo”, un film che ha segnato un’epoca e che continua a essere ricordato per la sua originalità e il suo impatto culturale. Moretti racconta come nacque una delle frasi più iconiche del film, “No, il dibattito no”, che è diventata un simbolo del suo stile unico e della sua capacità di catturare lo spirito del tempo. Questo film non solo ha consolidato la sua reputazione come regista innovativo, ma ha anche influenzato una generazione di cineasti e spettatori.
Riflessioni su mezzo secolo di cinema
Guardando indietro ai suoi quasi 50 anni di carriera, Moretti riflette su come il cinema sia cambiato nel corso dei decenni e su come lui stesso sia evoluto come artista. Nonostante i cambiamenti nel panorama cinematografico, Moretti ha mantenuto una visione coerente e personale, continuando a esplorare temi complessi e a sfidare le convenzioni del cinema tradizionale. “Il cinema è sempre stato un modo per esplorare la realtà e per raccontare storie che altrimenti non verrebbero raccontate”, afferma Moretti, sottolineando l’importanza del cinema come forma d’arte e mezzo di espressione. Nanni Moretti continua a essere una figura centrale nel panorama cinematografico italiano, e i suoi film rimangono un punto di riferimento per chiunque ami il cinema. La sua carriera, ricca di successi e di momenti indimenticabili, è un esempio di dedizione e passione per l’arte cinematografica.