Mina compie 85 anni: la carriera della ‘Tigre di Cremona’

Un viaggio nella vita e nella carriera di Mina, la leggendaria cantante italiana che ha segnato la storia della musica.

Mina celebra oggi il suo 85º compleanno, un traguardo significativo per un’icona della musica e della televisione, amata in tutto il mondo. Nonostante la decisione, presa mezzo secolo fa, di scomparire dalla scena pubblica, resta una leggenda vivente. È l’artista femminile italiana più venduta di sempre e continua a ispirare intere generazioni di cantanti.

Gli inizi (1958-1960)

All’anagrafe Mina Anna Maria Mazzini, nata a Busto Arsizio (Varese) il 25 marzo 1940, debutta nel mondo della musica alla fine degli anni ’50 con il gruppo “Happy Boys”. La svolta arriva nel 1959 con il brano “Nessuno”, eseguito al Festival della Canzone di Rieti. Il suo stile energico e la sua voce potente la rendono immediatamente riconoscibile. Nello stesso anno incide “Tintarella di luna”, che diventa un successo e la impone come icona del rock’n’roll italiano.

Gli Anni ’60

Negli anni ’60 Mina si afferma definitivamente come la “Tigre di Cremona”. Alterna successi leggeri a brani sofisticati, lavorando con alcuni dei migliori autori italiani, tra cui Ennio Morricone e Bruno Canfora. Nel 1960 porta al Festival di Sanremo “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, che diventa una pietra miliare della musica italiana. Segue una serie impressionante di successi, come “Mille bolle blu”, “E se domani”, “Se telefonando” (scritta da Morricone) e “Città vuota”. Negli anni ’60 Mina diventa anche la prima donna della televisione italiana, con programmi come Studio Uno e Canzonissima, dove mostra non solo la sua voce straordinaria, ma anche il suo carisma e la sua modernità.

Lo scandalo e il ritorno (1963-1970)

Nel 1963 la sua relazione con Corrado Pani, un attore sposato, provoca uno scandalo. Mina viene momentaneamente bandita dalla RAI, ma il pubblico continua ad amarla, rendendola ancora più popolare. La RAI è costretta a riaccoglierla nel 1964 e Mina continua a dominare le classifiche con brani sempre più sofisticati.

Gli anni ’70: l’indipendenza e il ritiro dalle scene

Negli anni ’70 Mina fonda la sua etichetta discografica, PDU, e comincia a gestire direttamente la sua carriera. Pubblica album di enorme successo come “Mina” (1971) e “Minacantalucio” (1975), esplorando nuovi generi e stili. Nel 1978, Mina sorprende tutti e si ritira dalle scene pubbliche, dopo un’ultima serie di concerti a Bussoladomani, dove dimostra ancora una volta di essere ineguagliabile dal vivo.

Dopo il ritiro (1980-presente)

Dopo il ritiro, Mina non smette di fare musica, ma lo fa senza apparire in pubblico. Continua a pubblicare album con straordinaria regolarità, collaborando con artisti di ogni generazione, da Celentano a Battiato, da Ivano Fossati a Tiziano Ferro. Tra i suoi album di maggior successo negli ultimi decenni ci sono “Mina Celentano” (1998), “Sulla tua bocca lo dirò” (2009) e “Maeba” (2018). Nel 2023 ha pubblicato un nuovo album, “Ti amo come un pazzo”, confermando di essere ancora un’icona della musica italiana.

Il segreto della sua grandezza

Mina è considerata la più grande voce femminile italiana grazie alla sua tecnica impeccabile, alla sua capacità di interpretare qualsiasi genere musicale (pop, jazz, rock, soul, lirica) e alla sua continua ricerca artistica. Il suo volto nascosto negli ultimi decenni ha alimentato il mito, rendendola una figura senza tempo.

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