Isabella Rossellini alla Festa del Cinema di Roma: il mito del padre in “Più di una vita”

Isabella Rossellini è stata protagonista alla Festa del Cinema di Roma 2025, dove ha presentato il documentario “Più di una vita”, un omaggio intimo e commovente al padre Roberto Rossellini.

Tra luce, ricordo e stile, Isabella Rossellini è tornata al centro della scena alla 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma con un duplice ruolo: quello di protagonista sul red carpet e di narratrice nel documentario dedicato al padre, il grande regista Roberto Rossellini.

Un ritorno emozionante: “Roberto Rossellini – Più di una vita”

La serata del 23 ottobre ha visto la presentazione al pubblico del docufilm Roberto Rossellini – Più di una vita, diretto da Ilaria De Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti. Nel progetto, Isabella interpreta sé stessa, affiancata da figure come Kasia Smutniak, e partecipa a un racconto che attraversa la biografia del padre, il suo lascito artistico e le relazioni umane che ne hanno segnato il percorso. Il casting del documentario mescola memoria e racconto: la voce di Roberto è affidata a Sergio Castellitto, mentre Smutniak veste i panni di Ingrid Bergman, madre di Isabella. 

Il red carpet: eleganza e personalità

Sul tappeto rosso, Rossellini ha catturato gli sguardi con un abito lungo fluido a stampa floreale di Dolce & Gabbana, con finiture animalier all’interno, già indossato in precedenti occasioni. La scelta, lungi dall’essere casuale, parla di coerenza, identità e di un’eleganza che non ha bisogno di essere reinventata ogni volta. La presenza di Kasia Smutniak accanto a lei – interprete nel documentario – ha sottolineato il legame tra passato e presente, tra memoria e narrazione visiva. 

Un omaggio dentro e fuori dalla macchina da presa

La Festa di Roma ha voluto celebrare Rossellini non solo come volto celebre, ma come ponte vivente tra il cinema classico italiano e il presente. La pellicola sul padre aggiunge un capitolo personale alla manifestazione, consentendo al pubblico di avvicinarsi ai momenti più intimi del regista e della sua eredità culturale.

Presenze silenziose nel cast, partecipazioni emozionali e un racconto che non teme il peso della storia: la serata è stata un’occasione per riscoprire non tanto una star, quanto una testimone vivente del cinema italiano.

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