Massimo Moratti, noto imprenditore e figura di spicco nel mondo del calcio, ha voluto ricordare il suo amico fraterno Oliviero Toscani, scomparso ieri all’età di 82 anni. La loro amicizia, che andava ben oltre il semplice legame personale, era rafforzata da una comune fede nerazzurra, unita da una visione condivisa sull’arte e la cultura.
Un legame speciale nel nome dell’Inter
“L’ho visto due mesi fa, non volevo più lasciarlo”, ha dichiarato Moratti in un’intervista riportata da Il Giorno, manifestando il forte legame che lo univa a Toscani. Il loro amore per l’Inter era uno dei fili conduttori del loro rapporto, unendo due personalità apparentemente diverse ma accomunate dalla passione per una squadra che ha segnato profondamente le loro vite. La fede nerazzurra non era solo una questione sportiva, ma un valore condiviso che ha costruito un ponte tra i due, permettendo loro di sviluppare un’amicizia sincera e duratura. “Sono sincero, questo è un aspetto che mi meraviglia. Però il legame per quei colori e per il club, ha reso ancora più vera e più solida questa amicizia”, ha dichiarato Moratti.
Un’intesa culturale e artistica
Oliviero Toscani non era solo un famoso fotografo, noto per le sue campagne pubblicitarie audaci e spesso provocatorie, ma anche una figura di riferimento nel mondo culturale italiano. Secondo fonti riportate da Ansa, la sua esperienza come assessore alla Rivoluzione Culturale nel comune di Salemi testimonia il suo impegno per l’arte in tutte le sue forme. Moratti e Toscani condividevano una visione culturale che li portava a esplorare nuovi orizzonti e a sfidare costantemente lo status quo. La loro collaborazione, sia nei progetti artistici sia in quelli personali, rifletteva un’intesa che si basava sulla stima reciproca e sulla consapevolezza del potere trasformativo dell’arte.
Un ricordo che rimane nel tempo
Nel ricordare il suo amico, Moratti ha sottolineato l’importanza di mantenere vivi quegli ideali che li hanno visti complici. “Sono momenti che non si dimenticano”, ha detto in un passaggio dell’intervista. Alla domanda su cosa lascia in eredità Toscani, l’ex presidente dell’Inter ha risposto: “Il suo talento, che definirei genialità. E la sua generosità, ma quella fa parte del dna del tifoso interista. Senza di lui da oggi ci sentiamo tutti più soli”. L’eredità lasciata da Toscani, dunque, continua a vivere non solo attraverso le sue fotografie, ma anche nel cuore di chi ha saputo apprezzare il suo spirito indomabile e la sua fede incrollabile nei valori condivisi, come Moratti.