“Il giorno della locusta” compie 50 anni: da flop a film di culto

Il film "Il giorno della locusta" celebra il suo 50° anniversario, ripercorrendo la sua trasformazione da insuccesso iniziale a opera di culto nel panorama cinematografico.

Nel 1975, il regista John Schlesinger portava sul grande schermo “Il giorno della locusta”, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Nathanael West. Ambientato nella Hollywood degli anni Trenta, il film esplora le vite di personaggi che cercano di emergere nell’industria cinematografica, tra sogni infranti e disillusioni. Nonostante un cast di rilievo, tra cui Donald Sutherland, Karen Black e Burgess Meredith, e una produzione curata dalla Paramount Pictures, l’opera non ottenne il successo sperato al botteghino.

Trama e ambientazione

La storia si svolge nella Hollywood del 1938 e segue le vicende di Faye Greener, un’aspirante attrice di talento discutibile, suo padre Harry, ex attore di vaudeville ridotto a venditore porta a porta, Homer Simpson, un contabile sessualmente represso innamorato di Faye, e Tod Hackett, un aspirante artista impiegato in una major cinematografica. Il film dipinge un quadro inquietante dell’industria cinematografica dell’epoca, mostrando le difficoltà e le illusioni di coloro che cercano di farsi strada nel mondo del cinema. 

Produzione e riconoscimenti

Prodotto dalla Paramount Pictures e dalla Long Road, il film fu girato in diverse location californiane, tra cui la Ennis House progettata dall’architetto Frank Lloyd Wright. Nonostante l’accurata ricostruzione dell’epoca e le performance degli attori, “Il giorno della locusta” non ottenne il successo commerciale atteso. Tuttavia, ricevette due nomination agli Oscar del 1976: miglior attore non protagonista per Burgess Meredith e miglior fotografia per Conrad Hall. Inoltre, vinse il Premio BAFTA per i migliori costumi. 

Rivalutazione critica

Nel corso degli anni, “Il giorno della locusta” è stato rivalutato dalla critica e dal pubblico, diventando un film di culto. La sua rappresentazione cruda e disillusa della Hollywood degli anni Trenta ha trovato risonanza in nuove generazioni di spettatori, che hanno apprezzato la profondità dei personaggi e la critica sociale sottesa. Oggi, a 50 anni dalla sua uscita, il film è considerato un’importante testimonianza cinematografica dell’epoca e un’opera significativa nella filmografia di Schlesinger.

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