Gigi D’Agostino si racconta: la malattia e il divieto UEFA alla sua canzone

Il noto DJ italiano parla dell'impatto della malattia sulla sua vita e sulla scelta della UEFA di vietare la sua canzone.

L’impatto della malattia

Dopo le festività è tornato “Supernova”, il podcast di Alessandro Cattelan e il primo ospite del 2025 è stato Gigi D’Agostino. Durante l’intervista il DJ torinese ha aperto il suo cuore riguardo alla malattia che lo ha colpito, condividendo i momenti bui e le difficoltà che ha dovuto affrontare, sottolineando come queste emozioni siano in grado di cambiare radicalmente una persona.”Quando vivi la sofferenza e la malattia e poi dopo è andata abbastanza bene, dopo vivi in maniera diversa”, ha risposto Dag ricordando il difficile periodo che ha dovuto affrontare. Gigi ha rivelato anche di sentire fin da piccolo un forte bisogno di allontanarsi dal frastuono del mondo esterno e trovare un po’ di pace interiore: “Avevo bisogno di uno spazio sicuro, lontano da ogni distrazione e contatto indesiderato.” 

Il ritorno sulle scene un anno fa a Sanremo 

Nonostante le difficoltà affrontate, Gigi D’Agostino ha trovato la forza di riaffacciarsi al mondo dello spettacolo. Una delle sue apparizioni più recenti è avvenuta al Festival di Sanremo dello scorso anno, un’occasione che ha segnato il suo ritorno sulle scene dopo un lungo periodo di assenza. In aggiunta, Gigi continua a lavorare su nuovi progetti musicali, con vecchie e nuove collaborazioni, dimostrando che la passione per la musica non lo ha mai abbandonato. “La musica è la mia linfa vitale, una via di fuga dalla realtà,” ha affermato.

“L’Amour Toujours” e il divieto della UEFA

“L’Amour Toujours” è probabilmente la canzone più iconica di Gigi D’Agostino, un brano che ha attraversato decenni e che continua a essere amato e suonato in tutto il mondo. La melodia del brano è stata di recente usata in Germania per dei cori razzisti tanto che la Uefa ha vietato la canzone durante i prossimi europei in Germania. “Io ho fatto un’intervista per dire quanto meno che si erano confusi tutti perché la mia era una canzone d’amore. Al di là di una risposta non ho voluto aggiungere altro. Stavamo parlando di razzismo e io non c’ho niente a che fare. Anche lì le cose si ingigantiscono. La Uefa ha dato quest’annuncio poi io dallo studio legale ho fatto chiedere alla Uefa per quale motivo vietassero la mia canzone e loro mi hanno detto che non ne sapevano niente. Io lì ho vissuto delle problematiche, non tanto in Italia, ma lì era diventato un problema politico. Tu ti ritrovi tirato in mezzo e l’unica soluzione, non so se è la più giusta, è proprio quella di non buttare altra benzina. Poi se succederà qualcosa si prenderà posizione. Ho risposto solo a due giornali nazionali, giusto dando il mio pensiero che la mia è una canzone d’amore. La Uefa la vieta per gli Europei, ma io che cosa ho fatto?”

L’affetto dei fan

Durante l’intervista, ha raccontato anche quanto sia stato importante l’affetto e il supporto dei fan: “L’affetto dei fan esiste davvero poi in quei momenti lì. Quella cosa fa piacere. Arriva molto forte questa parte di umanità. Mi hanno scritto per diversi mesi anche delle mail. Ricevi talmente tanto effetto che rimane un po’ quell’ansia, chissà se riuscirò a restituirlo”. La storia di Gigi D’Agostino è quella di un artista che, nonostante le sfide personali, continua a trovare la forza di condividere la sua arte con il mondo. La sua sincerità nel parlare delle difficoltà vissute rappresenta una fonte di ispirazione per molti, dimostrando che anche nei momenti più bui è possibile ritrovare la luce attraverso la musica e il contatto con i fan.

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