Ghigo Renzulli, storico chitarrista dei Litfiba, sta presentando nei club italiani il suo album solista “Dizzy“ e intervistato da Il Messaggero ha recentemente espresso la sua opinione sulla partecipazione di Piero Pelù al Festival di Sanremo. Durante l’intervista, Renzulli ha chiarito la sua posizione rispetto alla direzione musicale intrapresa dal suo collega, sottolineando le differenze artistiche che li separano.
“Io non faccio pop, non sono io a essere andato a Sanremo”
Ghigo Renzulli ha dichiarato chiaramente: “Io non faccio pop, non sono io a essere andato a Sanremo”. Questa affermazione sottolinea la sua distanza dalle scelte musicali di Pelù, che ha partecipato al noto festival canoro. Renzulli ha spiegato che la sua visione musicale rimane ancorata a un rock più puro e autentico, lontano dalle dinamiche del pop mainstream. Secondo il chitarrista, la scelta di Pelù di partecipare a Sanremo rappresenta un allontanamento dai principi che hanno caratterizzato i Litfiba nei loro anni d’oro.
Differenze artistiche tra Renzulli e Pelù
Le divergenze tra Renzulli e Pelù non si limitano solo alla partecipazione a Sanremo. Renzulli ha espresso perplessità riguardo al percorso artistico intrapreso da Pelù negli ultimi anni, sottolineando come le loro strade si siano separate non solo musicalmente ma anche a livello di visione artistica. “A Piero voglio tanto bene, ma a volte non capisco le sue mosse. Ho saputo che festeggerà i trentacinque anni di El Diablo, da solo. Bastava una telefonata: ci saremmo messi d’accordo per farlo insieme. Peccato”, ha affermato Renzulli, riferendosi alle scelte di Pelù. Queste differenze sono emerse chiaramente nel corso del tempo, portando a una distanza non solo professionale, ma anche personale tra i due musicisti.
Il futuro dei Litfiba
Nonostante le divergenze, Renzulli non ha escluso la possibilità di nuove collaborazioni musicali in futuro, ma ha sottolineato che queste dovrebbero rispettare la sua visione artistica. Quando gli viene chiesto se i Litfiba si sono sciolti definitivamente replica: “Per quanto mi riguarda no. Io sono aperto a tutto. Ci tengo a precisare, comunque, che i Litfiba sono una mia creatura. Li fondai io, insieme a Maroccolo. E io sono l’unico membro rimasto sempre nella formazione, nel corso degli anni. Ma la proprietà del marchio la condivido con Piero: così nessuno dei due può inventarsi di rimettere in piedi il gruppo con altri musicisti, senza coinvolgere l’altro”. Insomma, il futuro della band rimane incerto, ma Renzulli sembra determinato a preservare l’integrità musicale che ha sempre difeso.
