Eurovision 2025: proteste e polemiche durante l’esibizione dell’israeliana Yuval Raphael

L'esibizione della cantante israeliana Yuval Raphael all'Eurovision 2025 ha suscitato proteste e polemiche, con fischi e bandiere palestinesi esposte durante la sua performance.

Durante l’Eurovision Song Contest 2025, tenutosi a Basilea, la partecipazione di Israele ha suscitato numerose proteste e polemiche. La rappresentante israeliana, Yuval Raphael, ha affrontato un’accoglienza contrastante durante la sua esibizione, con fischi e applausi da parte del pubblico.

Proteste durante l’esibizione di Yuval Raphael

Durante la seconda semifinale, l’esibizione di Yuval Raphael è stata accompagnata da fischi e dall’esposizione di bandiere palestinesi da parte di alcuni spettatori. La sicurezza è intervenuta prontamente per rimuovere coloro che hanno violato le regole dell’evento. Incidenti simili si erano già verificati durante le prove, quando sei persone sono state espulse per aver interrotto la performance con fischi e bandiere palestinesi. 

Richieste di esclusione di Israele dal concorso

Oltre 70 ex partecipanti all’Eurovision hanno firmato una lettera aperta chiedendo l’esclusione dell’emittente israeliana Kan dall’Unione Europea di Radiodiffusione (UER). I firmatari accusano l’UER di applicare un doppio standard, permettendo la partecipazione di Israele nonostante le presunte violazioni del diritto internazionale in Gaza, mentre in passato la Russia era stata esclusa per l’invasione dell’Ucraina.

Reazioni e misure di sicurezza

La SRG SSR, emittente svizzera organizzatrice dell’evento, ha ribadito l’importanza di mantenere un ambiente neutrale e ha aumentato le misure di sicurezza per garantire il regolare svolgimento del concorso. Yuval Raphael, sopravvissuta all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, ha dichiarato di essere mentalmente preparata e determinata a diffondere un messaggio di amore e speranza attraverso la sua canzone “New Day Will Rise”. 

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