La prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2025, svoltasi il 13 maggio alla St. Jakobshalle di Basilea, ha offerto uno spettacolo ricco di energia, sorprese e performance memorabili, delineando i primi dieci finalisti che si contenderanno il titolo nella serata conclusiva di sabato 17 maggio.
I dieci finalisti
Su quindici nazioni in gara, dieci sono state selezionate dal televoto per accedere alla finale. Ecco i qualificati:
- Norvegia: Kyle Alessandro con Lighter
- Albania: Shkodra Elektronike con Zjerm
- Svezia: KAJ con Bara bada bastu
- Islanda: Væb con Róa
- Paesi Bassi: Claude con C’est la vie
- Polonia: Justyna Steczkowska con Gaja
- San Marino: Gabry Ponte feat. Andrea Bonomo & Edwyn Roberts con Tutta l’Italia
- Estonia: Tommy Cash con Espresso macchiato
- Portogallo: Napa con Deslocado
- Ucraina: Ziferblat con Bird of Pray
Le performance più memorabili
Tra le esibizioni che hanno lasciato il segno, spicca quella del trio svedese KAJ, che ha portato sul palco Bara bada bastu, un brano festoso cantato nel dialetto Vörå, accompagnato da una scenografia che evocava l’atmosfera di una sauna, con ballerini vestiti da boscaioli in asciugamano. Anche Claude, rappresentante dei Paesi Bassi, ha conquistato il pubblico con C’est la vie, una ballata influenzata dallo stile di Stromae, che ha emozionato per la sua intensità e raffinatezza. Gabry Ponte, in gara per San Marino, ha fatto ballare l’arena con Tutta l’Italia, un inno dance che celebra l’italianità, segnando un ritorno trionfale sulla scena internazionale. L’Estonia ha sorpreso con Tommy Cash e la sua Espresso macchiato, un brano ironico e provocatorio che ha giocato con stereotipi italiani, accompagnato da una performance teatrale che ha diviso il pubblico. L’Albania ha proposto Zjerm di Shkodra Elektronike, una canzone che mescola sonorità tradizionali e moderne, mentre l’Islanda ha presentato Róa dei Væb, un duo di fratelli che ha portato una ventata di freschezza con un brano rap dedicato al canottaggio. La Polonia, con Justyna Steczkowska e Gaja, ha offerto una performance intensa e coreografica, sebbene abbia ricevuto critiche per la sua originalità.
Gli esclusi
Cinque paesi non sono riusciti a qualificarsi per la finale: Azerbaigian, Belgio, Croazia, Cipro e Slovenia. Particolarmente sorprendente è stata l’eliminazione del Belgio, considerato tra i favoriti alla vigilia.
Ospiti e momenti speciali
La serata ha visto anche l’esibizione di Lucio Corsi, rappresentante dell’Italia, con Volevo essere un duro, un brano che ha emozionato il pubblico e ha rafforzato le speranze italiane per la finale. Un momento toccante è stato l’omaggio a Céline Dion, vincitrice dell’Eurovision per la Svizzera nel 1988, che ha inviato un messaggio video prima dell’esibizione di alcuni artisti sulle note di Ne partez pas sans moi..
Prossimi appuntamenti
La seconda semifinale si terrà giovedì 15 maggio, con altri 16 paesi in gara. I dieci migliori si uniranno ai finalisti già selezionati, ai Big Five (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) e alla Svizzera, paese ospitante, per la grande finale di sabato 17 maggio.