Enzo Paolo Turchi, noto ballerino e coreografo, ha recentemente condiviso dettagli inediti sulla sua difficile infanzia, segnata da eventi traumatici che hanno lasciato un’impronta indelebile nella sua vita. Durante un’intervista a “Ciao Maschio” dalla De Girolamo, Turchi ha rivelato di aver vissuto un’esperienza estremamente grave da bambino: “In famiglia c’era stata questa disgrazia, quando finì la guerra nel 1945 io avevo due sorelline, una di 12 anni e una di 18 mesi. Purtroppo un carro armato le ha schiacciate e sono morte”.
Un’infanzia segnata da difficoltà e abbandono
Cresciuto nei Quartieri Spagnoli di Napoli, Turchi ha affrontato numerose difficoltà fin dalla tenera età. Turchi ha raccontato della madre: “Io l’ho odiata mia madre perché mi lasciava solo, delle volte a quattro anni mi nascondevo, non dicevo niente a nessuno, ho dormito in mezzo alle scale. A casa nostra non c’era la luce, si mangiava quando capitava, io a otto anni poi ho iniziato a lavorare, facevo le pulizie in una bisca, sempre sui quartieri spagnoli, per 20 lire al giorno per comprarmi un panino. Da bambino mi è mancato l’affetto”.
Il bullismo e la passione per la danza
Nonostante le avversità, Turchi ha trovato nella danza una via di fuga e una passione che lo ha accompagnato per tutta la vita. Tuttavia, la sua scelta non è stata esente da ostacoli. Ha raccontato di essere stato vittima di bullismo da parte dei coetanei, che lo deridevano per la sua passione: “Ho vissuto storie un po’ brutte. Ho incontrato il mostro. Sono state purtroppo cose brutte e non le voglio ricordare perché mi danno fastidio molto. Ho subito anche dei pregiudizi perché studiavo danza, era durissima. Però poi ho capito che in fondo era la mia vita. Ho odiato entrambi i miei genitori, ma se oggi potessi rivederli gli chiederei scusa. Perché il dolore di una perdita di un figlio penso sia la cosa più brutta che possa esistere”.
L’amore e il sostegno di Carmen Russo
L’incontro con Carmen Russo ha rappresentato una svolta significativa nella vita di Turchi. Insieme dal 1987, la coppia ha affrontato numerose sfide, tra cui la difficoltà di avere un figlio. Dopo dieci anni di tentativi, sono diventati genitori di Maria, nata quando Turchi aveva 63 anni. Parlando della moglie a “Oggi è un altro giorno”, Turchi aveva affermato: “Carmen è sempre stata la mia roccia, è stata la persona che mi ha dato la forza di andare avanti”.