Emma Marrone ospite dell’evento “Ieo con le donne” ha raccontato quella visita “casuale” che ha cambiato la sua vita, quando a 25 anni ha ricevuto una diagnosi di tumore all’ovaio. La notizia ha avuto un impatto devastante sulla sua famiglia: “Ho visto i miei genitori andare in pezzi. Li ho visti invecchiare d’un colpo”. Nonostante la paura, Emma ha trovato nella rabbia una forza per affrontare la malattia: “La rabbia mi ha salvata, ma ho avuto paura di non farcela”.
La scoperta della malattia e la reazione familiare
Emma ha raccontato che, al momento della diagnosi, ha percepito un crollo emotivo nei suoi genitori: “Ho visto i miei genitori andare in pezzi. Li ho visti invecchiare d’un colpo”. Questa reazione ha reso ancora più difficile per lei affrontare la situazione, ma ha anche rafforzato la sua determinazione a combattere la malattia.
La rabbia come motore per la guarigione
Emma ha sottolineato come la rabbia sia stata un elemento chiave nel suo percorso di guarigione: “La rabbia mi ha salvata, ma ho avuto paura di non farcela”. Questa emozione le ha fornito l’energia necessaria per affrontare le sfide legate alla malattia e per mantenere la determinazione durante il trattamento.
Il messaggio di speranza e resilienza
Condividendo la sua esperienza, Emma ha voluto trasmettere un messaggio di speranza a chi si trova ad affrontare situazioni simili. Ha evidenziato l’importanza di non identificarsi con la malattia e di mantenere la volontà di vivere: “Non ero la malattia, volevo vivere”. Il suo racconto sottolinea come, nonostante le difficoltà, sia possibile trovare dentro di sé la forza per superare momenti critici e guardare al futuro con fiducia.