Borrelli su Rita De Crescenzo dopo Belve: “Altro che scuse, è lei che deve chiedere perdono a Napoli”

Il deputato Francesco Emilio Borrelli replica a Rita De Crescenzo, che a Belve aveva chiesto le sue scuse: "È lei che deve chiedere perdono a Napoli". Il parlamentare, che l’ha denunciata più volte dal 2019, esclude ogni ipotesi di pace.

Il deputato Francesco Emilio Borrelli, volto noto di Alleanza Verdi e Sinistra, respinge con decisione la richiesta di scuse avanzata da Rita De Crescenzo durante la sua intervista a Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani.
Intervistato da Open, il parlamentare napoletano ha replicato con toni duri: “Io chiedere scusa a lei? È un paradosso. Dovrebbe essere lei a chiedere perdono alla città, al suo popolo e alla nostra cultura. Ha inferto un colpo profondo all’immagine di Napoli, un danno che impiegheremo generazioni a sanare”.

Un conflitto che dura da anni

Borrelli e De Crescenzo condividono le stesse origini – entrambi provengono dal Pallonetto di Santa Lucia – ma la loro storia si è presto trasformata in una contrapposizione feroce. Dal 2019, infatti, il deputato ha presentato una lunga serie di denunce contro la tiktoker per presunte attività abusive e comportamenti contrari alla legge. Quelle segnalazioni, si legge negli atti giudiziari, avrebbero scatenato una campagna d’odio organizzata contro Borrelli, alla quale avrebbero partecipato la stessa De Crescenzo e il figlio, Rosario Bianco, oggi indagati per diffamazione e minacce.

L’episodio ha costretto il parlamentare a vivere sotto scorta. Il procedimento giudiziario è atteso in aula il 3 febbraio 2026.

“L’ho denunciata venti volte”

“Solo per fare un elenco preciso servirebbe un fascicolo intero”, ha raccontato Borrelli. Le denunce riguardano episodi ripetuti: minacce, occupazioni abusive, feste non autorizzate e blocchi stradali organizzati per girare video sui social.
“Una volta arrivò a Mergellina con un Hummer per girare una clip e paralizzò il traffico. Un’altra bloccò via Chiaia. Poi ci furono i fuochi d’artificio finiti dentro un’abitazione privata. Tutto documentato, tutto denunciato”, spiega.

Il deputato sottolinea anche che i contatti diretti tra loro sono stati sporadici e non voluti: “È lei che mi cerca, non il contrario. Io non voglio alcun confronto con questo tipo di personaggio”.

Coinvolta anche la madre del deputato

Borrelli racconta inoltre un episodio che ha coinvolto la madre, ancora residente al Pallonetto:
“Un giorno De Crescenzo l’ha seguita sotto casa, riprendendola mentre camminava e chiedendole perché non parlasse con me. È stato un gesto vile, e anche in quel caso ho sporto denuncia”.

L’eco sui social

Dopo la puntata di Belve, i social si sono subito schierati. Molti sostenitori della tiktoker hanno inviato messaggi al deputato, in gran parte in dialetto napoletano, invitandolo a “lasciarla in pace” o a “rappresentare la vera Napoli”.
Borrelli interpreta questi commenti come il segno di un problema più profondo: “Quando un certo tipo di spettacolarizzazione viene legittimato persino in prima serata, è chiaro che il degrado culturale si consolida. Mi dicono che dovrei adeguarmi, ma io non lo farò mai”.

“Avanti con più determinazione”

Durante Belve, De Crescenzo aveva aperto alla possibilità di una tregua: “Vorrei fare pace, per il bene di tutti, soprattutto dei miei figli”.
Ma Borrelli chiude la porta con decisione: “Non mi interessa alcuna riconciliazione. Andrò avanti con ancora maggiore determinazione. Non parteciperò a teatrini mediatici. L’unica stretta di mano che accetterò sarà quella con il giudice, quando arriverà il momento della verità”.

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