A casa di Andrea Delogu, sui pensili della cucina, c’è una collezione di polaroid. Ogni foto racconta una cena improvvisata, un amico che bussa alla porta, una serata condivisa. “So cucinare solo piatti di fortuna, ma preparo sempre per due. Non si sa mai”, racconta in un’intervista al Corriere della Sera
Dopo il successo estivo di “Tim Summer Hits” accanto a Carlo Conti, Andrea si prepara a tornare in tv con “La Porta Magica” e a girare una commedia romantica. Un’agenda fitta, ma piena di entusiasmo: “Ho imparato una cosa: a raccontare storie. E ora lo faccio ogni giorno. Quando vedo la gente emozionarsi, penso: che figata!”.
A 43 anni, la Delogu guarda indietro senza filtri. L’adolescenza? “Un incubo, ma anche piena di momenti bellissimi”. Cresciuta tra mille difficoltà, ha trovato speranza in un luogo particolare: San Patrignano, dove i suoi genitori si sono conosciuti. “Chi era dato per morto, ce l’ha fatta. Anche loro. E io ho visto due ragazzi diventare adulti”.
Il debutto nello spettacolo risale a quando aveva solo 14 anni. Annunciò l’assenza di Cristina D’Avena a una sagra, e da lì capì che quel mondo le apparteneva: “La gente mi ascoltava. Non ho mai avuto un piano B”.
Solo a 24 anni ha scoperto di essere dislessica, ma non si è mai fermata: “A scuola soffrivo, oggi gioco con le parole. Amo l’etimologia”.
Il monologo teatrale “40 e sto”, nato dopo la separazione da Francesco Montanari, è stato un momento di svolta: “Avevo scritto la mia sceneggiatura standard: matrimonio, famiglia… ma ho capito che non era la mia”.
E poi, c’è stato il dolore. Quello invisibile: la depressione. “L’ho tenuta sopita per anni. Poi, col successo e un matrimonio imminente, è esplosa. Uscirne ha richiesto quattro o cinque anni di analisi. Ma ce l’ho fatta”.
Oggi Andrea non ha paura di niente. E vive, finalmente, la storia che ha scelto per sé.