Oggi nella rubrica Saluti da Kiss Kiss in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto in diretta con noi Ruggero Grassotti, sindaco di Vitorchiano, cittadina della provincia di Viterbo.
Vitorchiano è un borgo ai piedi dei Monti Cimini che si estende verso la valle del Vezza. Il paese laziale è rinomato soprattutto per l’estrazione e la lavorazione della pietra peperino ed infatti sorge su un banco fratturato con pendii a strapiombo sopra due fossi che si uniscono a comporre il Rio Acqua Fredda.
Il toponimo Vitorchiano dovrebbe derivare da Vicus Orclanus, nome che svelerebbe una probabile dipendenza dal sito di Norchia a Vetralla, sacro alla dea etrusca Norzia.
Per quanto riguarda le origini della città, sembra che la rupe di Vitorchiano fosse abitata già durante l’età del bronzo. Probabilmente lo era anche in epoca etrusca ed è stata sicuramente castrum romano e centro urbano fortificato della Tuscia dei Longobardi.
La sua storia è sempre stata influenzata dalla politica espansionistica di Viterbo e quando nel 1199 Vitorchiano proclama la sua libertà, il borgo è assediato delle truppe viterbesi, contro cui viene chiesto l’aiuto di Roma.
Nel 1201 la città è liberata, diventando feudo di Roma. Nel 1232 le milizie di Viterbo attaccano di nuovo il paese e lo devastano. Il borgo viene allora fortificato con nuove mura e dopo anni di rapporti tesi con Roma, Vitorchiano fa atto di sottomissione.
Il senato romano nomina la città Terra Fedelissima all’Urbe, concedendo esenzioni fiscali e permettendo di inserire nello stemma la sigla SPQR. L’onore più importante poi è quello di fornire uomini per la guardia capitolina, ribattezzati “fedeli di Vitorchiano”.
Una delle principali curiosità su Vitorchiano è il fatto di ospitare un Moai, l’unico al mondo presente al di fuori dell’Isola di Pasqua. Alto sette metri, è stato scolpito nel 1990 da alcuni indigeni arrivati per un gemellaggio.
Luoghi d’interesse di Vitorchiano
- Chiesa della SS. Trinità: accoglie l’urna con le spoglie di Sant’Amazio
- Chiesa di Santa Maria Assunta: è interamente costruita in peperino e presenta un campanile gotico
- Palazzo Comunale con la torre dell’orologio: risale alla metà del Quattrocento e accanto si può notare una torre di sedici metri
- Santuario di San Michele Arcangelo: eretto nel 1358, si può ammirare un rosone sulla facciata e un campanile
- Centro botanico Moutan: giardino di quindici ettari con una collezione di peonie e erbaceee rare
- Piazza Roma: qui sorge il Palazzo Comunale e la Chiesa di Sant’Antonio Abate
Piatti e prodotti tipici di Vitorchiano
Vitorchiano e tutta la zona della Tuscia propongono una vasta selezione di prodotti tipici, tra cui si possono apprezzare nocciole, castagne, olio EVO, funghi, vino, insaccati e formaggi.
Il principale piatto del paese laziale sono i cavatelli, un tipo di pasta fresca fatta in casa con acqua e farina. Non a caso ogni agosto si svolge la Sagra del Cavatello, dove i partecipanti possono assaggiare i cavatelli conditi con sugo al finocchietto selvatico.
Altro cavallo di battaglia della cucina di Vitorchiano è la ciambella di San Michele, preparata l’8 maggio per festeggiare il santo patrono locale. L’impasto della ciambella prevede acqua, farina, olio e anice ed è necessaria una doppia cottura per renderla croccante fuori e morbida dentro.