Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Viterbo, capoluogo dell’omoninima provincia nel Lazio, guidati dalle parole della sindaca Chiara Frontini.
Di probabili origini etrusche, presenta un vasto centro storico medievale, con il quartiere di San Pellegrino ben conservato e cinto da mura quasi perfettamente integre. Viterbo è conosciuta come la città dei Papi: alla fine del XIII secolo fu infatti sede pontificia e per 24 anni il Palazzo Papale ospitò e vide eleggere diversi pontefici. È celebre come città termale e vi ha sede l’Università degli Studi della Tuscia. Si congettura che Viterbo derivi dal latino Vetus Urbs (ossia Città Vecchia), anche se l’etimologia rimane molto dubbia.
Luoghi di interesse ed attività a Viterbo
- Cattedrale di San Lorenzo, accanto al palazzo dei Papi. Il duomo fu eretto in stile romanico nel corso del XII secolo, sul terreno dove era situata una piccola chiesa dell’VIII secolo dedicata appunto a San Lorenzo, a sua volta edificata sulle rovine di un tempio pagano dedicato ad Ercole, ma la sua facciata risale al 1570, quando fu rifatta in stile rinascimentale su disposizione del vescovo Giovanni Francesco Gambara. Il duomo ha subito notevoli danni durante un bombardamento della città da parte degli alleati nel 1944.
- Chiesa di Santa Maria Nuova, una delle più antiche di Viterbo. Risale al 1080 e fu edificata sui resti di un tempio dedicato a Giove Cimino, la cui testa scolpita (che molti credettero in passato raffigurasse Gesù) si sporge sopra il portale. In un angolo esterno dell’edificio, figura un piccolo pulpito in pietra cui si accedeva tramite una scala di legno, da cui, secondo la leggenda, avrebbe predicato nel 1266 San Tommaso d’Aquino.
- Chiesa di San Silvestro, antichissima chiesa nella quale, nel 1271, avvenne l’efferato assassinio del principe inglese Enrico di Cornovaglia, che suscitò enorme sgomento nel XIII secolo e che fu anche ricordato da Dante.
- Palazzo dei Papi, costruito fra il 1255 e il 1266 sul colle di San Lorenzo per ospitare e proteggere i pontefici durante il loro soggiorno a Viterbo, con la celebre loggia formata in un solo lato da sette archi sorretti da esili colonnine binate che si intrecciano formando una elegante trabeazione. Dalla loggia si entra nella grande Sala del Conclave, teatro della famosa elezione di papa Gregorio X.
- Prato Giardino, il principale parco della città, collocato appena fuori porta Fiorentina, tra via della Palazzina e via del Pilastro e con un’estensione di circa 4 ettari. All’interno del parco sono stati innalzati busti in onore di Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi, Amedeo di Savoia duca d’Aosta, Giuseppe Mazzini e Cesare Dobici (musicista viterbese).
- Museo Civico, ospitato dal 1955 nell’ex convento di Santa Maria della Verità in piazza Crispi, riaperto nel 1994 e nel 2014, intitolato a Luigi Rossi Danielli, archeologo viterbese. Tra le principali opere del museo vi sono il grandioso ed artisticamente rilevante Presepe, pala d’altare di notevoli dimensioni opera del pittore viterbese del XV secolo Antonio del Massaro, detto il Pastura, che fu allievo prediletto del Pinturicchio, e la Pietà di Sebastiano del Piombo, grande tavola che il maestro veneziano realizzò tra il 1516 e il 1517.
Piatti e prodotti tipici di Viterbo
A Viterbo è tipica un’insalata simile alla panzanella conosciuta come canata.