Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Tricarico, comune della Basilicata in provincia di Matera, guidati dalle parole del sindaco Paolo Paradiso.
L'origine del toponimo è controversa e sono state fatte diverse ipotesi:
Inoltre, la derivazione latina sarebbe coerente con il fatto che da Tricarico passa la via Appia, verso il porto di Brindisi, anche se le testimonianze archeologiche del VI-V secolo a.C. ritrovate nei pressi del monastero di Santa Maria delle Grazie rendono plausibile una fondazione e un toponimo di più antica origine.
Innumerevoli sono le emergenze architettoniche religiose e civili presenti nella città, il cui centro storico, composto dai quartieri Civita, Saracena, Ràbata, Monte e Piano, si sviluppa in un perfetto schema "a fuso", tipico delle città medioevali realizzate sui colli:
Le strade e vicoli del centro storico sono caratterizzati da un diverso andamento a seconda che ci si trovi nei quartieri arabi della Ràbata e della Saracena (a struttura labirintica, con strade principali, "shāriʿ" in arabo, da cui si dipartono strade secondarie, "darb", che spesso si concludono in vicoli ciechi "zuqāq") o nei quartieri normanni del Monte e del Piano (a pianta regolare, con strade principali parallele unite perpendicolarmente da vicoli per lo più gradinati ed a forte pendenza).
Echi di sapori arabi, caratterizzati dall'unione del dolce con il salato, si ritrovano nelle "Làgane" con mollica e uva passa: la ricetta è un piatto di pasta (la làgana è simile alla tagliatella) condita con pane raffermo soffritto, uva passa e mandorle tritate.
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