Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto in collegamento Marco Bartoli, sindaco di San Quirico d’Orcia, piccolo borgo della provincia di Siena.
San Quirico d’Orcia è un pittoresco paesino della provincia di Siena e come suggerisce il nome, si trova nella meravigliosa Val d’Orcia, nel sud della Toscana. Il Comune confina con altri piccoli centri urbani quali Montalcino, Pienza e Castiglione d’Orcia e il suo centro storico è tagliato in due dalla famosa Via Francigena.
Si tratta di una cittadina di origine etrusca che si caratterizza per il suo vasto patrimonio artistico e culturale. È ancora visibile il suo impianto urbanistico medievale fatto di palazzi rinascimentali e tante altre attrazioni. La bellezza di San Quirico d’Orcia è anche testimoniata dal fatto che il suo paesaggio è riconosciuto Patrimonio Unesco dal 2004.
Anticamente il paese era chiamato San Quirico in Osenna e lo sarà fino al 1862. Questo dettaglio sembra confermare la teoria dell’origine etrusca in quanto la parola osenna vuole dire ruscello e forse si riferisce ad un fiume che una volta scorreva vicino la città e che oggi è scomparso.
Delle radici etrusche se ne parla in una contesa del 712 tra le diocesi di Arezzo e Siena, risolta solo nel 1220 da Papa Onorio III. Durante l’XI secolo si trova con frequenza il nome di San Quirico d’Orcia e questo certifica l’importanza del borgo nel corso dell’alto Medioevo.
Nel 1155 l’imperatore Federico I Barbarossa ha sostato qui per parlare con gli ambasciatori di Papa Adriano IV a proposito della sua incoronazione. San Quirico dal 1167 diventa sede del Vicariato imperiale e nel 1228 è stato Corte Regione di Federico II.
Il paese sorgeva sulla linea di confine tra la Repubblica di Siena e i territori dello Stato Pontificio e per secoli è stato luogo di passaggio di papi, imperatori ed eserciti. Dopo anni di invasioni e saccheggi, nel 1559 San Quirico giura fedeltà a Cosimo I de’ Medici che sarà al fianco della Repubblica di Siena fino alla fine. Nel 1667 il cardinale Chigi ottiene il controllo del feudo dal Granduca Cosimo III dei Medici.
Luoghi d’interesse di San Quirico d’Orcia
- Bagno Vignoni: è una frazione di San Quirico d’Orcia che si distingue per il fatto di ospitare nella piazza principale un’enorme vasca termale utilizzata già al tempo dei Romani
- Horti Leonini: sono stati costruiti nel 1580 da Diomede Leoni e si presentano come un immenso giardino all’italiana tardo rinascimentale composto di aiuole, alberi e statue marmoree
- Palazzo Chigi: edificio eretto a metà del XVII secolo per volere del cardinale Chigi, è stato progettato da Carlo Fontana e al suo interno ospita splendide sale affrescate
- Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta: costruita su una pieve dell’VIII secolo, è stata ristrutturata in stile romanico nel XIII secolo
- Giardino delle Rose: aperto negli anni Novanta, lo si può raggiungere percorrendo Via Leoni
- Chiesa di Santa Maria Assunta: si tratta di una pieve romanica eretta nell’XI secolo che presenta un’unica navata e un piccolo campanile a vela
- Cappella della Madonna di Vitaleta: chiesa privata costruita nel 1590 in stile neorinascimentale e ristrutturata nel 2021
Piatti e prodotti tipici di San Quirico d’Orcia
La Val d’Orcia è una zona della Toscana particolarmente rinomata per la bontà della sua enogastronomia e in tal senso San Quirico non è da meno. Infatti, tra i prodotti tipici locali ci sono sicuramente i salumi di Cinta Senese che si distinguono per il loro sapore inconfondibile.
Questi vengono preparati con la carne di suini alimentati con erbe e ghiande ed è ciò a conferire un gusto unico. Con la Cinta Senese si preparano soprattutto salame, finocchiona e prosciutto.
Tra i piatti tipici del posto ci sono anche i pici, una varietà di pasta fresca tirata a mano e preparata con farina e acqua. Uno dei condimenti più diffusi è il ragù di chianina, ma i pici possono essere proposti anche con cinghiale, guanciale, sugo d’oca o briciole di pane soffritto.
Altra pietanza tipica di San Quirico sono le chiocciole, cioè le lumache, mentre tra i dolci non manca mai il panforte, così chiamato per l’uso di aromi e spezie. Per accompagnare i piatti si possono assaggiare importanti vini della zona, come l’Orcia DOC, il Nobile di Montepulciano o il Brunello di Montalcino.