Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto in collegamento con Max e Max Francesco Somma, sindaco di Pimonte, paese della provincia di Napoli.
Pimonte è un Comune della provincia di Napoli ed è situato a circa 400 metri sul livello del mare. È delimitato a sud dai Monti Lattari e ad est dal Monte Pendolo, mentre il versante nord-est offre una vista panoramica sul Vesuvio e sul Golfo di Napoli.
Il borgo si trova dunque sulla strada che dall’agro-stabiese conduce alla Costiera Amalfitana. Il toponimo proviene dal latino “apud montes”, ovvero presso i monti, probabilmente per la sua vicinanza ai Monti Lattari.
Nell’XI secolo Pimonte vive il momento di massimo splendore sotto la Repubblica di Amalfi che fa costruire il “castrum pini”, una sorta di torre in castello per difendere il territorio dai nemici e controllare tutta la conca dall’alto.
Dopo il dominio amalfitano tra l’839 e il 1131, i Normanni e gli Angioini erano soliti assegnare queste terre come ricompensa ai nobili napoletani. Nel 1292 Pimonte viene concessa in feudo al conte di Mineo e ancora nel 1302 al conte di Telese. Invece nel 1436 Alfonso d’Aragona concede le terre di Pimonte, Positano e altri borghi a Raimondo del Balzo Orsini e nel secolo successivo ci saranno ulteriori passaggi di proprietà, fino a che il feudo viene concesso ad Alfonso d’Avalos.
Oggi Pimonte è una delle mete turistiche più gettonate in Campania in quanto è a mezz’ora dai principali siti d’interesse come la Penisola Sorrentina, la Costiera Amalfitana, Ravello, Amalfi, Pompei, Positano, Ercolano e Sorrento. Offre una vista spettacolare su Capri e da questa zona partono diversi percorsi trekking per gli amanti dell’escursionismo.
Luoghi d’interesse di Pimonte
- Castello di Pino: è un’antica struttura fortificata eretta nell’XI secolo che svetta su una collinetta ed è il chiaro esempio della storia medievale del luogo
- Sentiero Zappino: è un percorso trekking di 5,5 km che attraversa diversi posti di grande interesse storico e naturalistico come la chiesa di Santa Maria del Pino, Valle Lavatoio e boschi di querce e castagni
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie: la chiesa risale al 1317 ed è stata costruita in stile arabo-amalfitano con richiami all’architettura gotica
- Grotta di San Catello: è una cavità naturale sul Monte Faito dove, secondo la leggenda, il vescovo Catello e l’amico Antonino volevano rifugiarsi in eremitaggio