Pagani, Comune campano della provincia di Salerno

Nel corso della puntata di Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto in collegamento Raffaele De Prisco, sindaco di Pagani, città della provincia di Salerno.

Pagani è uno dei principali centri urbani in provincia di Salerno. Accoglie circa 35.000 abitanti lungo le pendici dei Monti Lattari nella Valle del Sarno ed è la seconda città più popolosa del salernitano.

L’origine del toponimo è controversa ed esistono diverse ipotesi. La più probabile è che il nome provenga dalla famiglia Pagano, di origine normanna o franco-normanna. C’è poi chi pensa che Pagani possa derivare da “pagus”, circoscrizione rurale basata sul culto pagano oppure dai Saraceni che erano appunto pagani, ovvero infedeli.

Alcuni storici fanno risalire il primo nucleo abitativo della zona al I millennio a.C., quando l’area era popolata dai pelasgi, dai sarrasti e dai taurani. La posizione favorevole di Pagani lungo la strada di transito Nuceria-Stabias ne ha favorito lo sviluppo, assumendo una certa importanza in epoca romana. Il territorio locale ha poi subito danni a causa dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e dopo la caduta dell’Impero romano iniziano a formarsi diversi borghi come Barbazzano e Cortimpiano che oggi sono rioni di Pagani.

Nel X secolo Cortimpiano viene eletta baronia e concessa in feudo ai Filangieri, assorbendo poi anche Barbazzano. Invece nel XIII secolo Federico II di Svevia concede ai Filangieri anche il castello di Nocera, gettando le basi per la creazione di Nocera dei Cristiani.

In questo periodo una famiglia nobile di origine normanna, i Pagano, riceve in concessione la signoria del borgo di Cortimpiano che viene identificato come “casale de li pagani”. Il casale nel tempo si espande e dal XV secolo Nocera dei Cristiani diventa Nocera dei Pagani.

Quest’ultima aveva una forma di governo molto avanzata, composta da Università e una di queste era Pagani. Tra XVI e XVII secolo seguirà il destino della città madre, subendo le conseguenze di pestilenze, catastrofi naturali e tassazione spagnola. Solo nel XVIII secolo si assiste ad una ripresa, grazie ai Borbone.

Nel 1806 Giuseppe Bonaparte vara una riforma amministrativa che decreta la fine dell’amministrazione della vecchia città e la nascita del nuovo Comune di Pagani, composto dai casali de li Pagani e da Barbazzano. Nel 1844 abbiamo la stazione ferroviaria, una delle prime del Regno delle Due Sicilie e nel 1861 la cittadina diventa parte del Regno d’Italia. In questo periodo comincia a fiorire l’industria legata all’agricoltura e alla pasta e nel secondo dopoguerra nascono nuove realtà industriali legate alla trasformazione dei prodotti agricoli.

Luoghi d’Interesse a Pagani

  • Basilica di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori: situata in Piazza Sant’Alfonso e voluta dallo stesso Santo, è stata completata in stile neoclassico nel 1824 e al suo interno presenta una pianta a croce latina a navata unica;
  • Santuario della Madonna delle Galline: la chiesa è stata ultimata nel 1615 in stile barocco ed è sede della Festa della Madonna delle Galline che si tiene nel periodo pasquale;
  • Chiesa San Francesco da Paola: eretta nel XV secolo dall’Ordine dei Minini e ristrutturata nel XVIII secolo, nel suo chiostro si possono vedere alcuni affreschi dedicati a San Francesco da Paola;
  • Palazzo San Carlo: collocato in Piazza d’Arezzo, in principio era un collegio, per poi diventare carcere e sede del municipio cittadino;
  • Palazzo Gatto: edificio storico in Piazza Corpo di Cristo che conserva l’impianto originario ed accoglie un’edicola votiva dedicata alla Madonna delle Galline.

Piatti e prodotti tipici di Pagani

La tradizione gastronomica del Comune di Pagani si basa su ingredienti molto semplici, legati al territorio. Uno dei periodi più vivaci dal punto di vista culinario è la primavera, soprattutto nei giorni della Settimana Santa. Infatti, soprattutto durante la Festa della Madonna delle Galline che si festeggia la domenica dopo Pasqua, si possono trovare tante preparazioni a base di grano. In particolare, si possono gustare i taglioni al ragù, i carciofi arrostiti e il tortano, una ciambella rustica con salumi e formaggi. Infine, tra i prodotti tipici locali abbiamo l’arancia di Pagani, una varietà di arancia bionda diffusa tra Pagani e S. Egidio di Monte Albino, importata dai portoghesi nel XVI secolo.

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