Minori, Comune campano della provincia di Salerno

Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo ospitato in collegamento Andrea Reale, sindaco di Minori, piccolo borgo della provincia di Salerno.

Minori è uno dei principali centri turistici della Costiera Amalfitana ed è anche meta rinomata per la sua tradizione gastronomica. Non a caso è conosciuta come “città del gusto”.

Il territorio comunale è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1997 insieme a tutti gli altri borghi amalfitani. Minori è incastonata tra Maiori e Ravello e si compone delle frazioni di Montecita, Villa Amena, Torre Paradiso, Petrito, Monte, Torre e Via Pioppi.

Al momento della sua edificazione la cittadina era chiamata Rheginna Minor per distinguerla dalla vicina Rheginna Maior (Maiori). Sull’origine del toponimo Rheggina ci sono diverse teorie, tra cui quella della provenienza etrusca, ma c’è chi pensa che il termine derivi dalla parola latina regina che indicava le principali vie di comunicazione. Per certo sappiamo che dal XIII secolo l’appellativo Rheginna è scomparso, lasciando spazio al solo Minori.

Come dimostrato dai ritrovamenti archeologici, Minori è il più antico centro della Costiera Amalfitana. Il primo nucleo abitato del paese sarebbe nato in località Forcella, per poi essere abbandonato al ritrovamento delle reliquie di Santa Trofimena nel VII secolo. Gli abitanti poi avrebbero creato una chiesa dedicata alla santa e un nuovo insediamento sarebbe stato fondato dagli abitanti di Scala.

Nel corso del Medioevo la storia di Minori è legata a quella di Amalfi. Con la nascita del vescovado nel 987 Minori subisce un importante sviluppo urbano che nel XIII secolo le vale il titolo di civitas. Con la dominazione normanna e sveva il Ducato di Amalfi perde potere economico e politico e con la successiva Guerra del Vespro Minori subisce un duro blocco navale.

Nel 1419 Giovanna II d’Angiò assegna il feudo di Minori alla famiglia Colonna e con l’avvento del vicereame spagnolo nel XVI secolo vengono potenziate le difese marittime per proteggersi dalle incursioni dei barbari.

Nel XVII secolo la città riporta danni a causa dell’eruzione del Vesuvio ed è anche colpita da diverse epidemie di peste. Invece durante il regno di Giuseppe Bonaparte vengono costruite nuove vie di comunicazione per collegare i diversi borghi della Costiera Amalfitana. Dopo l’Unità d’Italia molte delle strutture economiche locali entrano in crisi, soprattutto pastifici e mulini e nel 1943 Minori è coinvolta nello sbarco di Salerno degli Alleati.

Oggi Minori è tra le più gettonate destinazioni turistiche amalfitane e tra le principali attrazioni del posto c’è anche il famoso Sentiero dei Limoni, un percorso trekking in zona Torre dove si possono incontrare profumatissime coltivazioni di limoni, pratica agricola diffusa già dal Seicento.

Luoghi d’interesse di Minori

  • Basilica di Santa Trofimena: la chiesa è stata costruita nel 1747 in stile neoclassico e a croce latina ed accoglie le ossa della patrona Santa Trofimena
  • Villa Romana di Minori: il sito archeologico ospita una villa romana del I secolo d.C. scoperta e riportata alla luce negli anni Cinquanta
  • Chiesa di Santa Lucia: piccola chiesa risalente al X secolo ristrutturata nel 1520 che si distingue per il coro e l’altare barocco in stile ligneo
  • Chiesa di San Giovanni Battista del Piezulo: edificata nel 1420 vicino la piazza principale di Minori, in passato era la chiesa principale della città
  • Sentiero dei Limoni: itinerario escursionistico di 6 chilometri che si estende tra Minori e Maiori ed è facilmente percorribile da tutti

Piatti e prodotti tipici di Minori

Nel 2002 il consiglio comunale di Minori proclama il paese Città del gusto per la sua eccellente tradizione gastronomica e culinaria che sin dall’antichità la caratterizzava per la genuinità dei suoi piatti e dei suoi prodotti locali.

Una delle preparazioni più importanti è ancora oggi la pasta fatta a mano, a cui si affiancano gli nduderi, una specie di gnocchi di patate e ricotta conditi con un sugo di salsiccia. A Minori poi non può mai mancare il limone tipico della zona, anche conosciuto come sfusato amalfitano e certificato dal marchio IGP.

Il limone è dunque grande protagonista nella preparazione di tantissime pietanze salate, così come liquori e dolci, tra cui le golose delizie al limone. Nel borgo poi la tradizione dolciaria è nelle mani di Sal De Riso, uno dei più importanti pasticcieri italiani.

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