Oggi, in saluti da Kiss Kiss, abbiamo esplorato il borgo di Lavello, in provincia di Potenza. È intervenuto in diretta il Presidente della Pro Loco di Lavello, Gaetano Vitale.

Il comune sorge in una zona incastonata tra Puglia, Campania e Basilicata, si trova tra i 106 e i 370 metri sul livello del mare, e contiene 13.000 abitanti circa.
Vediamo alcuni luoghi di interesse e attività di Lavello:
- Chiesa di Sant’Anna: contiene un’Annunciazione del Cinquecento dipinta dai napoletano Antonio Stabile e Costantino Stabile. Nel suo territorio furono ritrovati resti di epoca romana e paleocristiana. La chiesa ha una enorme rilevanza storica.
- Il castello: è una costruzione del XVII secolo ora adibita a Municipio. Contiene un antiquarium in cui si conservano reperti dell’età del ferro.
- Chiesa di san Mauro (chiesa Madre): manca di una datazione certa, ma è una delle chiese più antiche di Lavello.
- Museo della Civiltà Contadina
- Le fontane di cui è cosparso l’intero borgo
- Il Carnevale: con rievocazioni e altre iniziative, il Carnevale di Lavello è un evento caratteristico per i colori e i sapori tipici del luogo.
Alcuni piatti e prodotti tipici di Lavello:
- Formaggi (cacioricotta di capra, boccetta lucana)
- Vino aglianico
- Maccheronata di carne
- Ravioli (cauzunciddi) con orecchiette
- Baccalà a ciuaruedda
- Baccalà alla lucana
- Orecchiette alla maritata
- Patate raganate
- Cutturiddi
Ecco le parole del Presidente della Pro Loco di Lavello, Gaetano Vitale.
«Lavello è la porta nord della Basilicata. Se venite a Lavello, abbiamo un piccolo borgo di nome Pescarello, con piccole vie che si articolano e sulla punta massima c’è il Castello con l’antiquarium. C’è storia romana, etrusca, è un territorio abitato da sempre. Il museo della Civiltà Contadina e l’antiquarium sono gratuiti.»
«Ci chiamiamo lavello da “labellum”, l’abbeveratoio, perché abbiamo una caratteristica: siamo pieni di fontane. Tutte funzionanti, alcune restaurate, si fanno anche dei percorsi naturalistici. Abbiamo delle bellissime chiese, soprattutto la Chiesa Madre. Abbiamo sempre avuto agricoltura e pastorizia, c’è sempre stata storicamente la transumanza, le fontane sono in parte dovute a questo.»
«Questo fine settimana abbiamo un evento importantissimo. Mettiamo su la ventottesima edizione di “mietitura e trabbiatura”. Quindi, facciamo dei progetti della scuola e rievochiamo tutte le pratiche storiche con tutti gli antichi mezzi funzionanti. Abbiamo anche le degustazioni.»
«E a proposito, abbiamo due piatti tipici, due primi tipici. Una maccheronata con sugo misto di carne molto abbondante. E poi anche i ravioli di ricotta con orecchiette e sugo di carne. La particolarità è che i cauzunciddi, fritti e zuccherati, diventano un dolce.»