Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Felitto, comune della Campania, guidati dalle parole del sindaco Carmine Casella.
Felitto sorge nella zona centrale della provincia di Salerno, nel entroterra cilentano, lungo la valle del fiume Calore. Il comune, che conta quasi 1150 abitanti, è incluso nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e arriva fino a 275 metri sopra il livello del mare.
Luoghi di interesse e attività a Felitto
- Escursione alle Gole del Calore: una serie di incisioni profonde scavate nella roccia dalle acque del fiume Calore. Intorno ai corsi d’acqua si trova un patrimonio strepitoso di flora e fauna. È stata attestata la presenza della lontra, della trota fario, del merlo acquaiolo, del martin pescatore e della salamandra dagli occhiali. Per quanto riguarda la vegetazione, si possono trovare la valeriana, le felci, il pungitopo, l’aconito, le bacche di mirto e ancora altri esemplari.
- Museo della Civiltà Contadina e Artigiana: sono esposte delle raccolte di oggetti caratteristici della quotidianità rurale. Sono riprodotti ambienti domestici e lavorativi del passato.
- Festa della Madonna di Costantinopoli: la seconda domenica di settembre. Richiama fedeli anche dai paesi circostanti. Il fulcro dell’evento è un’attività di pellegrinaggio dedicata alla figura religiosa.
- Festa del patrono San Vito: il 15 giugno. Ogni anno, la statua che raffigura il busto del santo viene trasportata dalla Chiesa dell’Assunta alla Cappella presso il torrente Pietra.
- Sagra del fusillo felittese: dedicata al prodotto tipico del borgo, si svolge nella seconda decade di agosto.
- Chiesa dell’Assunta: chiesa madre di edificazione cinquecentesca. Sono di grande pregio le statue lignee di San Giuseppe e di San Ciriaco, entrambe realizzate durante il Settecento.
- Chiesa del Rosario
- Cappella di Santa Maria di Costantinopoli
- Cappella di San Vito Martire
Prodotti e piatti tipici di Felitto
- Fusilli di Felitto: un taglio di pasta cavo, lungo dai 18 ai 22 cm che si prepara a mano, utilizzando uova, farina, sale acqua, olio d’oliva, e l’ausilio di un ferro sottilissimo a 4 facce. U’ fusillu, questo il nome in dialetto locale, ha ottenuto il marchio IGP.
- Taralli di San Vito: legati alla festa per il patrono, sono a base di farina, acqua e sale; vengono poi messi in acqua bollente, lisciati e cotti in forno fino a doratura.
- Cauzuni ccu riso: calzoni con ripieno di riso e formaggio tenero.
- Cauzuni ccu l’erva: sfoglia con ripieno di verdure e, a seconda dei gusti, anche uva passa o capperi.
- Dolci natalizi, come struffoli, castagnacci, cannoli, scauratelli, ruospi e zeppole
- Dolci del periodo pasquale, come la tenerata e la pizza di ricotta
- Dolci per gli sposi, come raffaiuoli (biscotti) mastacciuoli o pezzette cc’u mmele (pezzette con mele), e freselle.