Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto il piacere di avere in diretta Giovanni Cristian Melis, sindaco di Desulo, borgo della provincia di Nuoro.
Desulo è un piccolo Comune di 2.000 abitanti della provincia di Nuoro e si trova ad un’altitudine compresa tra 800 e 1.000 metri. Sorge sul versante occidentale del Gennargentu ed è parte della regione storica del Mandrolisai.
Il paesino si compone dei rioni Issiria, Ovolaccio e Asuai ed è circondato da boschi secolari che compongono uno scenario unico per gli appassionati di trekking. I vicoletti del centro storico sono racchiusi da casette di pietra che regalano degli scorci pittoreschi.
False fonti riportate sulle carte di Arborea, rivelatesi poi un falso, facevano derivare il nome della città sarda da “esule” o “esilium” per indicare dei cristiani cacciati dall’odierna Bosa. Altre indagini etimologiche sul toponimo ritengono che il nome provenga da “esulene” (posto esposto al sole) oppure dalla parola fenicia “desce” (erba, pascolo).
Nel corso del Medioevo Desulo era parte del Giudicato di Arborea e si trovava nella curatoria del Mandrolisai. Con la fine del giudicato nel 1420 il borgo passa sotto il controllo degli aragonesi, ma riesce ad essere governata da un signore del posto, nominato per elezione.
Nel 1711 Desulo viene incorporata nella contea di San Martino, feudo dei Valentino, a cui viene riscattato nel 1839 dopo la soppressione del sistema feudale. Oggi la cittadina è nota per l’eccezionale splendore dell’abito tradizionale, realizzato in lana rossa e decorato con fili di seta policromi usati per comporre dei motivi floreali o geometrici. Altro simbolo del paesino è “su cuguddu”, il tipico copricapo femminile, colorato e ricamato a mano.
L’abito tradizionale viene ancora usato e le donne anziane lo usano nelle varianti per donna nubile, sposata o vedova. Questi vestiti vengono indossati soprattutto durante le manifestazioni religiose e pubbliche.
Ogni anno a Desulo si svolge anche l’evento La Montagna Produce, tappa della manifestazione Autunno in Barbagia che si tiene tra fine ottobre e i primi di novembre. Un appuntamento molto atteso durante il quale si possono conoscere le eccellenze artigiane del territorio, soprattutto per quanto riguarda la lavorazione del legno ed è possibile assaggiare le migliori pietanze della cucina locale.
Luoghi d’Interesse a Desulo
- Parrocchia Nuova di Sant’Antonio Abate: realizzata in due anni ed inaugurata nel 1980, la chiesa sostituisce quella vecchia ed è realizzata interamente in scisto;
- Chiesa della Santa Croce: eretta nel XVII secolo come oratorio dell’omonima confraternita, è stata ristrutturata diverse volte e conserva ancora varie pitture su tavola e una statua lignea del XVI secolo;
- Chiesa della Madonna del Carmelo: situata nel rione Ovolaccio, è stata edificata nel 1858 e ogni 16 luglio vi si celebra la festa in onore della Madonna del Carmelo;
- Palazzo Comunale: è un imponente edificio detto anche Palazzo Civico e al suo interno ha sede l’amministrazione comunale;
- Casa natale di Montanaru: la casa natia del poeta sardo Montanaru ospita il Museo Etnografico che raccoglie antichi attrezzi agricoli e tessili o per la pastorizia e l’artigianato.
Piatti e prodotti tipici di Desulo
Per quel che riguarda la cucina e le tradizioni enogastronomiche di Desulo, i grandi protagonisti sulle tavole del posto sono i salumi, i formaggi e le carni di ovino, suino e caprino. I primi piatti sono quelli classici della zona della Barbagia. Infatti, troviamo il su pane vrattau, i sos maccarrones cravaos e i culurgiones, i ravioli ripieni con ricotta o formaggio con menta.
In un menù desulese che si rispetti non può mai mancare nemmeno sa bodda, la carne di pecora con patate, su sambeneddu, il sanguinaccio di maiale e sa vrente, il sanguinaccio di pecora. Nelle occasioni di festa invece si può assaggiare il porceddu, il maialino allo spiedo, mentre ad Ognissanti si preparano come dolci i sos papassinos e i bucconettos.