Corigliano-Rossano, Comune calabrese in provincia di Cosenza

Oggi Good Morning Kiss Kiss è ospite dell’Acquapark Odissea 2000 di Corigliano-Rossano e abbiamo chiesto a Giorgia, che è qui per trascorrere la giornata, di parlarci di questo borgo calabrese in provincia di Cosenza.

L’odierno Comune di Corigliano-Rossano è nato nel 2018 dall’unione di due centri abitati autonomi che insieme possono vantare un vasto repertorio storico, artistico ed enogastronomico tra i più importanti del sud Italia.

Oggi la città conta circa 74.000 abitanti e si tratta del terzo Comune per popolazione della Regione. Gli amanti del mare e della natura possono godere dei colori di un meraviglioso territorio incastonato tra la piana di Sibari e la costa ionica.

Per quanto riguarda l’antica Rossano, sembra sia stata fondata nell’XI secolo a.C. dagli Enotri, per poi passare sotto il dominio greco e romano. Grazie ai bizantini la città ha vissuto un’epoca di splendore, mentre nei secoli successivi ha dovuto fare i conti con le dominazioni di Svevi, Normanni, Angioini, Aragonesi e Spagnoli.

Alla fine del XVIII secolo Rossano diventa parte della Repubblica Napoletana e la sua crescita è stata arrestata dal terremoto del 1836. Nel 1876 viene inaugurata ufficialmente la ferrovia ionica e in pochi anni il paese beneficia delle prime centrali termoelettriche calabresi.

Invece l’origine dell’antica Corigliano è legata ad alcuni coloni che hanno edificato il borgo nel 977, anche se le prime testimonianze certe risalgono all’XI secolo, ai tempi della conquista normanna. Con la successiva dominazione sveva si assiste ad un forte sviluppo economico che porta alla creazione delle prime aziende artigiane e agricole.

Con il passaggio sotto il Regno di Napoli, Corigliano vive un periodo di crisi e grazie all’arrivo di San Francesco di Paola nel 1465 si ha la costruzione dell’acquedotto.

Nel 1670 vengono eseguite le prime opere di arginazione e bonifica dei fiumi locali che permettono di ampliare le terre coltivabili. Nel 1863 Corigliano acquisisce il toponimo Corigliano Calabro per distinguere la città da Corigliano d’Otranto.

In seguito alla fusione delle due città nel 2018, il Comune di Corigliano-Rossano può vantare ben due centri storici che raccontano di una storia secolare ricca di tesori e meraviglie senza tempo.

Luoghi d’Interesse a Corigliano-Rossano

  • Museo della liquirizia Giorgio Amarelli: inaugurato nel 2001, il museo espone gli attrezzi usati per l’estrazione e la lavorazione della radice dalla quale si ricava la liquirizia
  • Castello di Corigliano Calabro: monumento nazionale dal 1927, l’edificio è stato costruito nell’XI secolo per volere di Roberto il Guiscardo
  • Abbazia di Santa Maria del Patire: esempio di arte romanico-bizantina, la chiesa è stata eretta nel 1095 e presenta una ricca biblioteca dove i monaci copiavano gli antichi codici
  • Museo Diocesano e del Codex: il polo museale conserva 200 opere d’arte di diverse epoche, tra cui il Codex Purpureus Rossanensis, un evangelario miniato in greco antico del VI secolo
  • Cattedrale di Maria Santissima Achiropita: la chiesa risale al IX secolo e al suo interno si possono vedere un affresco della Madonna Achiropita e mosaici a pavimento
  • Castello di San Mauro: si tratta di un complesso rurale del 1515 che serviva a raccogliere e smistare i prodotti agricoli
  • Marina di Schiavonea: frazione balneare del Comune unificato, il suo lungomare è fornito di lidi balneari e di tutti i principali servizi

Piatti e prodotti tipici di Corigliano-Rossano

Essendo affacciata sullo Ionio, la città di Corigliano Rossano vanta un’eccellente produzione ittica e molti dei piatti locali prevedono l’uso del pesce azzurro proveniente da queste acque.

Una delle pietanze più apprezzate della zona sono le alici arriganate, preparate con pomodoro, peperoncino, aglio e origano. Altrettanto buoni sono pure il baccalà con le patate e la rosamarina.

Invece tra i prodotti tipici del paese c’è la liquirizia, grazie alla rinomata Fabbrica di Liquirizia Amarelli, visitabile tramite il museo. Altra eccellenza del territorio sono le clementine di Calabria IGP, una tipologia di mandarino senza semi. Con questi agrumi poi si possono preparare ottimi risotti gourmet a base di riso di Sibari.

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