Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Cersosimo, comune della provincia di Potenza in Basilicata, guidati dalle parole della sindaca Domenica Paglia.
Sorge a 548 m s.l.m. ai piedi del Monte Castello nell’estremo sud-est della provincia, nella Valle del Sarmento, al confine con la parte sud-occidentale della provincia di Matera e la parte nord-orientale della provincia di Cosenza. Il suo nome deriva dal monastero Bizantino dedicato a Santa Maria di Kyr-Zosimo, di cui si trova una prima indicazione in una pergamena del 1043 ritrovata nel syllabus graecarum membranarum custodito nell’abbazia benedettina di Cava dei Tirreni. Nelle vicinanze del monastero, secondo il Racioppi, si sarebbe formato l’attuale centro abitato. Sulla ubicazione del monastero sono state elaborate diverse ipotesi, ma la più verosimile consiste nel riutilizzo del sito greco-lucano ubicato sulla sommità della collina ad est dell’abitato, nelle immediate adiacenze dello stesso.
Luoghi di interesse ed attività a Cersosimo
- Zona archeologica in località Monte Castello corrispondente all’Acropoli di una città lucana. Durante le campagne di scavo sono rinvenuti resti di cinta fortificata, del tipo opus quadratum.
- Resti del Monastero Basiliano di Kir-Zosimi (sec. XI) in prossimità dell’ingresso del paese vecchio. Muratura in pietra di varie dimensioni disposte orizzontalmente e legate con malta di calce.
- Chiesa Parrocchiale del sec. XV-XVI (C.so Plebiscito).
- Palazzo Valicenti del sec. XIX (Via Roma).
- Resti della Chiesa di Costantinopoli del sec. XIX (L.go Fiera).
- Portali scolpiti in pietra nei palazzi signorili (sec. XVIII-XIX) opera degli scalpellini locali.
- Il Parco nazionale del Pollino, condiviso dalle province di Potenza, Matera e Cosenza, con i suoi 192.565 ettari, di cui 88.650 nel versante della Basilicata e 103.915 in quello della Calabria, è il parco naturale più grande d’Italia. Prende il suo nome dal Massiccio del Pollino.
Piatti e prodotti tipici di Cersosimo
Salsicce, soppressate, prosciutto, cotica di maiale in gelatina, formaggio pecorino, ricotta, cacioricotta, caciocavallo; pasta di casa, firzuli, rascatelli; pane di casa, focacce, pizze con pomodori e peperoni; crispelle di Natale, pettole di Carnevale; pasta con la mollica, pasta aglio e olio con peperoni rossi; carne alla pastorale; cotica e fagioli, cotica e verza; peperonata con salsiccia, frittata di peperoni e uova, peperoni “cruschi”; capretto al forno, capretto alla brace; crocette di fichi secchi con mandorle o noci.