Alla scoperta dei Musei Civici di Verona

Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo avuto ospite Francesca Rossi, direttrice dei Musei Civici di Verona, che ci ha raccontato la bellezza e l’importanza di questo polo museale.

Verona è capoluogo dell’omonima provincia veneta ed è anche il Comune più popoloso della Regione. Abitata già dalla preistoria, la città è stata rifondata dai Romani a metà dei I secolo a.C., restando sotto il dominio imperiale fino al V secolo.

Successivamente Verona è stata dominata da Longobardi e Franchi ed è diventata libera solo nel XII secolo, per poi passare sotto il controllo degli Scaligeri e della Repubblica di Venezia. Nel 1797 è stata occupata da Napoleone e nel 1815 diventa parte dell’Impero austriaco.

Solo nel 1866 la cittadina sarà annessa al Regno d’Italia e nel tempo è diventata una delle mete turistiche più ambite del nord Italia. È stata anche nominata patrimonio UNESCO e il suo simbolo indiscusso è la famosa Arena che oggi è sede di concerti e spettacoli musicali.

A Verona c’è moltissimo da vedere, a cominciare dai cosiddetti Musei Civici, un polo che accoglie 8 musei diversi. Ecco quello che c’è da sapere su ognuno di questi centri espositivi che raccontano diversi aspetti della cultura veronese.

  • Arena di Verona: è un antico anfiteatro romano che risale al I secolo d.C. ed era utilizzato per il combattimento dei gladiatori e il martirio dei cristiani. Con l’avvento del cristianesimo l’Arena diventa una cava di pietra e una parte dell’anello esterno è stato usato per ricavare pietre con cui erigere la seconda cinta muraria nel 500 d.C. Il sito troverà il suo utilizzo definitivo solo nel 1913, con la messa in scena dell’Aida di Verdi. Da allora l’anfiteatro ospita le stagioni liriche estive di Verona.
  • Museo di Castelvecchio: questo museo accoglie una delle più ampie collezioni d’arte italiana. Allestito con impostazione moderna tra il 1958 e il 1974 grazie al contributo di Carlo Scarpa, è situato nella fortezza di Castelvecchio ed è suddiviso tra 29 sale che espongono sculture, dipinti, armi, gioielli, ceramiche e miniature. Le opere d’arte sono messe in mostra in ordine cronologico, dall’epoca paleocristiana al XVIII secolo.
  • Casa di Giulietta: la costruzione risale al Duecento e sull’arco di ingresso si può notare lo stemma dei Capuleti. Il balconcino che si affaccia sul cortile è considerato per tradizione quello dal quale Giulietta si affacciava per ascoltare le parole di Romeo. La casa si può visitare anche all’interno, dove è stata ricostruita la tipica dimora signorile del XIV secolo.
  • Galleria d’Arte Moderna (GAM): la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti si trova a Palazzo della Ragione, una location molto suggestiva che include anche la Scala della Ragione, la Cappella dei Notai e la Torre dei Lamberti. La collezione permanente si compone di 230 opere moderne e contemporanee
  • Museo Archeologico al Teatro romano: il museo è stato istituito nel 1924 nell’ex convento di San Gerolamo che sorge alle spalle del Teatro, di cui alcune parti sono state rinvenute nel XIX secolo e agli inizi del XX secolo. Nel museo si possono ammirare reperti decorativi e scultorei trovai nel teatro, tra cui pezzi di mosaici, stele, epigrafi, vasi, coppe, ampolle e statue
  • Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle: sempre nel complesso conventuale di San Gerolamo si può visitare questo museo aperto nel 1973 e intitolato ad un critico d’arte del XIX secolo. Al suo interno espone dipinti e affreschi datati tra il X e il XVI secolo e rimossi da vari edifici per salvarli dalla piena dell’Adige del 1882. La collezione è stata recentemente ampliata con altre raccolte d’arte e due sale espositive sono messe a disposizione dal Comune per celebrare matrimoni
  • Museo di Storia Naturale: il museo è collocato a Palazzo Pompei e la sua origine si deve al farmacista Francesco Calzolari che secoli fa aveva creato un centro naturalistico. Qui si può osservare materiale scientifico di quasi 5 secoli distribuito in 16 sale. La parte più interessante del museo è la sezione dei fossili di Bolca che offre una fotografia della vita terrestre di 50 milioni di anni fa
  • Museo Lapidario Maffeiano: l’istituzione è nata nel XVIII secolo dalla passione del marchese Scipione Maffei, erudito veronese che ha raccolto centinaia di iscrizioni ed ha dato incarico all’architetto Alessandro Pompei di costruire un posto adatto ad esporle. Il museo è dunque un lapidario, ovvero una raccolta di lapidi marmoree, voluta da Maffei in quanto pensava che le iscrizioni funebri fossero della antichità parlanti.

Francesca Rossi, direttrice dei Musei Civici di Verona invita tutti i radioascoltatori a partecipare alla kermesse Arte in gioco che sarà disponibile dal 13 al 15 settembre e sarà inserita nel Tocatì, Festival Internazionale dei Giochi in Strada. Si tratta di un percorso tematico che coinvolgerà le sedi dei Musei Civici con un fitto calendario di iniziative dedicate al mondo del gioco e del divertimento.

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