Mindfulness: cos’è e come funziona?

Con la parola mindfulness ci si riferisce ad un atteggiamento ispirato alla meditazione buddista che vuole convogliare l’attenzione verso il presente in maniera curiosa e non giudicante

Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo ospitato in collegamento lo psicologo Pietro Bussotti per fare due chiacchiere sul concetto di mindfulness.

Questa mattina stiamo parlando di stress da overthinking, ovvero quando la nostra mente cade in questo vortice di pensieri da cui è difficile uscire, paralizzando la capacità di agire. Ma come possiamo superare questo momento? In diretta con noi abbiamo lo psicologo Pietro Bussotti. Buongiorno, Pietro. Bentornato!

Ciao Max e Max, kiss kiss a voi!

Possiamo iniziare con la domanda più importante. Cos’è la mindfulness?

Con questo termine andiamo ad intendere un insieme di tecniche che sono mutuate da approcci propriamente meditativi e che sono però validate da un punto di vista scientifico e psicologico. Queste tecniche, attraverso l’allenamento dell’attenzione sul momento presente e della consapevolezza, portano ad una serie ampia di benefici a livello psicologico e neurobiologico.

Noi prima abbiamo detto che addirittura l’esercito statunitense adotta la mindfulness. Quindi è una cosa importante…

Gli elementi fondamentali della mindfulness riguardano l’attenzione focalizzata su oggetti specifici, respiro, sensazioni corporee e pensiero senza distrazioni. Ma anche la consapevolezza non giudicante. Quindi non si etichettano le emozioni o le sensazioni come buone o cattive. Altro elemento fondamentale è l’attenzione, la presenza al momento attuale. Dunque, la mindfulness incoraggia a vivere pienamente il momento presente. Senza proiettarsi nel futuro, cioè senza farsi venire inutili ansie, ma nemmeno stare lì a rimuginare sul passato.

Ma in quali ambiti della vita quotidiana può essere utile la meditazione? È per chiunque, anche se non si è un soldato o un manager?

I campi sono tantissimi. Ci può dare beneficio nel lavoro e nel contrastare lo stress della vita quotidiana. Prima citavate l’overloading cognitivo, ovvero i troppi pensieri. Ma la mindfulness la possiamo applicare in tante situazioni, per esempio nella pratica sportiva. A me piace molto immaginare che possa cambiare quella che è una nostra routine sportiva, come nel nuoto o nella corsa. Ma anche in alcune situazioni quotidiane che si chiamano mindfulness eating. Sono quei momenti in cui si valorizza davvero il momento presente del pasto.

Ma per meditare bisogna stare fermi e assumere la classica posizione del loto oppure lo si può fare mentre si è in macchina o sul divano?

Non necessariamente bisogna prendere posizioni complesse che possono invece essere utili se mutuate all’interno di un altro tipo di pratica più tipicamente orientale o meditativa. In questo caso quello che la differenza sono gli esercizi che ci portano a focalizzare l’attenzione non giudicante sul momento presente. Quindi lo si può fare mentre si corre, si fa una camminata o addirittura nelle attività domestiche come lavare i piatti o fare le pulizie.

Ottimi consigli. Grazie Pietro, li metteremo in pratica per concentrarci sul presente senza pensare a quello che è successo e a quello che succederà. Focalizziamoci sulle cose belle che possiamo vivere.

Una cosa fondamentale. Questo è l’obiettivo, ma bisogna esercitarsi. Queste cose arrivano come frutto dell’esercizio e della pratica.

Va bene, grazie e kiss kiss a te!

Ciao alla prossima!

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