Allergie stagionali: quanto incidono i cambiamenti climatici?

Cambiano i climi, cambiano le stagioni e i pollini. Questo incide sulle allergie e sui suoi effetti. Capiamo come.
Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato di cambiamenti climatici e allergie con il dottor Filippo Fassio, allergologo.

Buongiorno dottore benvenuto! C’è un’esplosione di allergie: da cosa dipende? Solo dall’inquinamento? Dal cambiamento climatico?

«Buongiorno a voi! Le allergie interessano una vasta fetta della popolazione, circa il 30%. Ci sono molte allergie diverse. Se parliamo di quelle respiratorie, ci sono tanti fattori. Sappiamo che già da diversi anni sono in aumento. Ultimamente c’è anche il discorso del cambiamento climatico che da questo punto di vista non aiuta. È più difficile per il paziente allergico prevedere quando arriveranno le allergie. Sono più difficili da gestire. Dopodiché, l’aumento delle temperature sta facendo durare di più i pollini e li rende più ricchi di allergeni, perciò più fastidiosi.»

Quindi bisogna cambiare antistaminico? Bisogna cambiare la dose?

«Il mio consiglio è di rivolgersi al medico di famiglia e allo specialista allergologo di fiducia. Ci sono tante terapie che si possono fare. Ovviamente nel caso dei pollini, evitare l’allergene è un discorso che vale fino a un certo punto, perché, certo, in alcune attività come il giardinaggio posso cercare di proteggermi con una mascherina, ma poi il polline è nell’aria, anche se non lo vediamo lo respiriamo comunque. La terapia farmacologica prevede anche altri metodi oltre l’antistaminico, che non è nemmeno il più efficace.»

E poi è inutile andare in farmacia e prenderne uno a caso, ognuno ha il suo, ce lo conferma?

«Infatti è così. Ci sono dei farmaci che si possono prendere senza la prescrizione del medico. Per carità, va bene anche questo, almeno nella primissima fase. Ma se i sintomi sono più forti e più duraturi, il consiglio è quello di parlarne col medico e con l’allergologo. Ci sono sicuramente delle terapie più efficaci di quelle del banco da farmacia che si possono mettere in campo. Perché il soggetto allergico può e deve stare bene, non ci si deve rassegnare a vivere la primavera come una stagione a metà. Ci sono ottime terapie che possiamo fare, ovviamente va trovata quella giusta per la persona.»

Grazie dottore!

«Grazie a voi!»

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